100% Fitness Mag - Anno VII Marzo 2013 | Page 86

86 Annunziata Menna 100% FITNESS MAGAZINE BERLINO U n viaggio, una città, un incontro, la voglia di andare. Quando si parte alla volta di un nuovo Paese, tante le aspettative, le curiosità e i desideri; questa volta siamo alla scoperta di Berlino. Capitale tedesca, a 70 km dal confine polacco, è una città in continua evoluzione e, soprattutto oggi, è in piena fase di sviluppo in seguito a un processo di cambiamento iniziato dall’unione della Berlino Est con la Berlino Ovest. Spesso però ci si chiede, cosa vedere nella nuova città, come poter selezionare i punti di maggiore interesse, specialmente nel nostro caso, siamo di fronte a una capitale di notevoli dimensioni. La chiave di volta è sicuramente la sua storia: storia del 1900 soprattutto, di divisioni, dittature, speranze e riconciliazioni. Una storia che si vede e si respira dappertutto, non solo nei monumenti del passato ma anche nelle frettolose ricostruzioni che hanno cercato di eliminare i simboli del passato. Da questo contrasto tra passato e futuro, nasce la modernità del presente convulsa e affascinante. Partiamo dalla Porta di Brandeburgo di Berlino: durante la Guerra Fredda, quando il Muro divideva la città in due, la Porta di Brandeburgo era situata nella “Terra di Nessuno”, è l’unica rimasta in piedi fra le 18 che un tempo consentivano l’accesso alla città. Scenario privilegiato da Hitler per le parate e le fiaccolate che celebravano il Reich nazista, con l’innalzamento del Muro la celebre porta si ritrovò a metà strada tra Est e Ovest, tra la libertà e la dittatura. Di certo merita considerazione Il Mitte di Berlino che in tedesco vuol dire centro. Questo ricominciò ad essere tale quando fu abbattuto il Muro, una zona con sfumature diverse: il Mitte degli artisti, dei ricor- di malinconici e tristi, dei musei e dell’arte. Due le celebri piazze berlinesi: Potsdamer Platz e Alexanderplatz. La prima divisa in due dal corso della storia. Nel 1920 la piazza era fulcro della metropoli più vivace e irriverente d’Europa, dall’inizio della guerra in poi, invece, divenne la tetra terra di nessuno nella parte ovest di Berlino. Nella seconda metà degli anni ‘90 è ricominciata la sua rinascita ed è divenuta il più grande cantiere aperto d’Europa che attualmente ospita cinema, uffici, appartamenti e il Festival Internazionale del cinema di Berlino. La seconda, prende spunto dal nome dello zar Alessandro I che visitò la città di Berlino nel 1805. La piazza rappresenta il simbolo della gloria socialista, divenendo nel tempo, un capolavoro del kitsch comunista: palazzi insignificanti e viali mediocri fra cui spicca l’e