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BERLINO
U
n viaggio, una città, un incontro, la voglia di andare.
Quando si parte alla volta
di un nuovo Paese, tante
le aspettative, le curiosità e i desideri; questa volta siamo alla scoperta di
Berlino. Capitale tedesca, a 70 km
dal confine polacco, è una città in
continua evoluzione e, soprattutto
oggi, è in piena fase di sviluppo in
seguito a un processo di cambiamento iniziato dall’unione della Berlino
Est con la Berlino Ovest.
Spesso però ci si chiede, cosa vedere
nella nuova città, come poter selezionare i punti di maggiore interesse,
specialmente nel nostro caso, siamo
di fronte a una capitale di notevoli
dimensioni. La chiave di volta è
sicuramente la sua storia: storia del
1900 soprattutto, di divisioni, dittature, speranze e riconciliazioni. Una
storia che si vede e si respira dappertutto, non solo nei monumenti del
passato ma anche nelle frettolose
ricostruzioni che hanno cercato di
eliminare i simboli del passato. Da
questo contrasto tra passato e futuro, nasce la modernità del presente
convulsa e affascinante.
Partiamo dalla Porta di Brandeburgo di Berlino: durante la Guerra
Fredda, quando il Muro divideva la
città in due, la Porta di Brandeburgo
era situata nella “Terra di Nessuno”,
è l’unica rimasta in piedi fra le 18 che
un tempo consentivano l’accesso alla
città. Scenario privilegiato da Hitler
per le parate e le fiaccolate che celebravano il Reich nazista, con l’innalzamento del Muro la celebre porta si
ritrovò a metà strada tra Est e Ovest,
tra la libertà e la dittatura.
Di certo merita considerazione Il
Mitte di Berlino che in tedesco vuol
dire centro. Questo ricominciò ad
essere tale quando fu abbattuto il
Muro, una zona con sfumature diverse: il Mitte degli artisti, dei ricor-
di malinconici e tristi, dei musei e
dell’arte.
Due le celebri piazze berlinesi:
Potsdamer Platz e Alexanderplatz. La prima divisa in due dal
corso della storia. Nel 1920 la piazza
era fulcro della metropoli più vivace
e irriverente d’Europa, dall’inizio
della guerra in poi, invece, divenne
la tetra terra di nessuno nella parte
ovest di Berlino. Nella seconda metà
degli anni ‘90 è ricominciata la sua
rinascita ed è divenuta il più grande
cantiere aperto d’Europa che attualmente ospita cinema, uffici, appartamenti e il Festival Internazionale
del cinema di Berlino. La seconda,
prende spunto dal nome dello zar
Alessandro I che visitò la città di
Berlino nel 1805. La piazza rappresenta il simbolo della gloria socialista,
divenendo nel tempo, un capolavoro
del kitsch comunista: palazzi insignificanti e viali mediocri fra cui spicca
l’e