100% Fitness Mag - Anno VII Marzo 2013 | Page 39

39 100% FITNESS MAGAZINE ed ideative, gli interessi culturali, le condizioni cognitive e così via. Tuttavia ancora molti operatori sanitari sono dubbiosi in merito alla reale utilità di un sussidio protesico acustico in età avanzata, specialmente se sono presenti riduzioni delle capacità cognitive o condizioni di demenza anche solo iniziale. Mentre l’efficacia della protesizzazione acustica in pazienti di età superiore ad 80 anni, affetti da ipoacusie di diverso ordine e grado, appartenenti ad ambiti socio culturali diversi, condizionati o meno dalla concomitanza di altre patologie interessanti in diversa misura la sfera cognitiva è comprovata e indiscussa. I primi segni di compromissione uditiva per effetto del fisiologico invecchiamento sono rappresentati dalle difficoltà incontrate dai pazienti anziani nella discriminazione del linguaggio parlato, in particolare in ambienti acusticamente competitivi o durante la fruizione di programmi televisivi. Con il progredire dei fenomeni di deterioramento le difficoltà di discriminazione aumentano e si aggravano, coinvolgendo la sfera della comprensione ed ingenerando una sensazione di sfiducia nelle proprie capacità comunicazionali che spesso porta all’isolamento. La tendenza all’isolamento innesca a sua volta un circolo vizioso che compromette ulteriormente la performance comunicazionale, fino a produrre atteggiamenti che a volte possono essere confusi con uno stato depressivo o una condizione di demenza. I fenomeni di deterioramento uditivo possono avere luogo, singolarmente o talora in concomitanza, in diversi punti della via uditiva, che di seguito vi ricordo brevemente, invece vi rimando al prossimo numero per approfondire le numerose indagini in ambito sia europeo che statunitense che affermano quanto detto, e la casisti ca di un gran bel lavoro svolto in Italia. Il sistema di trasmissione del suono è il primo livello che notoriamente perde le proprie caratteristiche di risposta, ciò a causa delle alterazioni subite nel tempo dalla membrana timpanica (ispessita o atrofica con generale riduzione della capacità di vibrare) e dalla catena ossiculare, con conseguente riduzione dell’efficienza in termini di trasporto delle vibrazioni sonore alle strutture dell’orecchio interno. Nel sistema di trasduzione, in secondo luogo osserviamo il depauperamento della popolazione cellulare cocleare, con l’oscuramento dell’area di udibilità inizialmente per deterioramento delle sole frequenze più acute e, in seguito, con progressiva estensione anche alle bande di frequenza inferiori. Infine vi è la compromissione delle vie uditive centrali, spesso correlato alla compresenza di patologie generali dell’invecchiamento, per lo più di natura vascolare e degenerativa, che affliggono i sistemi di conduzione neurale e le strutture cerebrali in genere, riducendo ulteriormente la qualità delle informazioni che giungono alla sfera della percezione.