100% Fitness Mag - Anno VII Maggio 2013 | Page 49

49 100% FITNESS MAGAZINE chakra ci permette di sintonizzarci sulle sue frequenze e, con l’energia del suo suono, influenzare a livello fisico, emozionale e spirituale il nostro corpo. Lo scopo delle intonazioni dei mantra, come ho già accennato, è di creare uno stato di equilibrio e quindi di benessere: vocalizzare un suono o un suono mantra, con la forte intenzione di ottenere risultati benefici e di equilibrio, sicuramente ne rafforza il potere. I chakra recitati durante le cerimonie. Sama Veda: è un trattato sulla teoria e sulla pratica della musica e del canto. Atharva Veda: tratta di medicina e formule per la guarigione, con riferimenti all’Ayurveda, un sistema medico indiano scoperto e sviluppato anche in occidente negli ultimi anni. Secondo alcune fonti è in questo libro che si ritrova per la prima volta la parola “chakra”. Altri riferimenti ai chakra si ritrovano nelle Upanishads dello Yoga. Le Upanishads, venute dopo i Veda, sono insegnamenti di saggezza tramandati da maestro a discepolo. Diverse fonti narrano che Patanjali, grande saggio dell’India, verso il 600 a.c. negli yoga sutra e negli aforismi dello yoga, curò la riesposizione della filosofia yoga e della sua pratica, adattandola ai propri contemporanei. Per la prima volta nell’opera di Patanjali vengono descritti i chakra e il lavoro da fare su di essi affinché l’uomo possa realizzare e raggiungere l’unione con il “sé divino”. Tantra Breve storia dei chakra Da un po’ di tempo la parola chakra è sempre più usata. Corsi, seminari e libri, nei quali questo termine è protagonista, sono in continuo aumento rispetto ad alcuni anni fa; una volta un libro sui Chakra doveva essere richiesto appositamente oppure poteva essere acquistato in librerie specializzate o nelle grandi città. Ormai ci si può rivolgere anche a piccole librerie di provincia, il termine è di uso comune e familiare e il web, a sua volta, è ricco di informazioni che tuttavia risultano, spesso, diverse e contraddittorie: viene quindi da chiedersi quale sia la loro origine storica. La prima citazione dei chakra si ritrova nei Veda, che sono legati alla scienza dello yoga e alla sua pratica. La parola yoga, nel suo significato più antico, si traduce con il termine “Unione” o, molto spesso, “Giogo”. Lo yoga è un metodo che, con una disciplina costante, porta ad apprendere tecniche attraverso le quali l’essere umano realizza l’unione con il divino che è dentro di lui. I Veda, parola sanscrita che significa conoscenza, sono inni appartenenti alla antica tradizione indiana. Queste scritture, le più antiche dell’India, nascono da una tradizione orale antichissima, risalente secondo alcuni al III, IV millennio avanti Cristo. L’origine è sconosciuta ma si tramanda che la conoscenza di essi sia dovuta a uomini, ispirati durante le loro meditazioni su Dio. Esistono quattro veda: Rig, Yajur, Sama e Atharva. Rig Veda: inni relativi al mondo e alla natura della realtà. E’ forse il più antico ed è equivalente alle preghiere di noi occidentali. Yajur Veda: stabilisce i rituali e le formule da recitare durante riti sacrificali. In esso si fa riferimento ai mantra La parola chakra è anche legata al tantra che significa “telaio”. Il tantra sta ad indicare l’intreccio di tanti fili in unico tessuto. Il sistema tantrico dei chakra tesse e intreccia tutte le diverse polarità (spirito e materia, maschile e femminile, mente e corpo, cielo e terra) in unica filosofia il cui tessuto è composto da fili di una sola vasta trama filosofica. Fonti storiche più recenti sono la “Sat Chakra Nirupana”, forse scritta da uno yogi verso il 1577 e la “Padaka Pancaka” del X secolo: anche in questi testi vengono descritti i chakra e le pratiche relative ad essi. In occidente le fonti storiche più recenti sulle origini dei chakra fanno quasi tutte riferimento al libro “Il Potere del serpente” dell’inglese Arthur Avalon, pseudonimo di John George Woodroffe, pubblicato nel 1919: ad esso si deve una prima divulgazione dei chakra nel nostro continente. Al momento, dopo un’attenta comparazione di vari testi, si è visto che la maggior parte delle informazioni sui chakra si basa su fonti storiche che riguardano la cultura e la letteratura induista; esistono però anche altre culture – gli indiani hopi e i tibetani - che parlano di sistemi di energia all’interno del corpo. Ma per quanti libri e informazioni si possano confrontare, è solo la verifica attraverso la propria esperienza che rende credibile l’intero sistema. Le pratiche dei chakra sono quindi, soprattutto, un’esperienza individuale, durante la quale ciascuno avrà percezioni puramente soggettive. Solo la personale sperimentazione, che è un viaggio intimo all’interno del proprio corpo e della propria mente, porterà a verificare la verità interiore: un viaggio il cui scopo è sviluppare un rapporto d’amore tra il nostro essere e l’universo intero. Bibliografia Wheels of life, Anodea Judith , gruppo editoriale Armenia