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La cefalea
a grappolo
L
a cefalea a grappolo è uno dei tipi di cefalea più dolorosi. Una delle particolarità della cefalea a grappolo
è il fatto che gli attacchi si ripetono ciclicamente
seguendo sempre lo stesso schema, dando luogo ai
cosiddetti “grappoli” (in inglese “cluster”).
I grappoli, cioè i periodi in cui gli attacchi sono più frequenti
e intensi, di solito hanno una durata che può variare da
alcune settimane ad alcuni mesi ed in genere sono seguiti
da periodi di remissione, in cui gli attacchi di mal di testacessano completamente. Lo schema degli attacchi varia da
persona a persona, ma la maggior parte dei pazienti riferisce
che i grappoli si verificano una o due volte all’anno. Durante
i periodi di remissione non si verifica alcun attacco di emicrania per mesi o a volte addirittura per anni.
Fortunatamente la cefalea a grappolo è rara e non mette
in pericolo la vita del paziente. Le terapie sono in grado di
diminuire la durata degli attacchi e di renderli meno gravi,
inoltre le terapie preventive possono ridurre il numero di
attacchi di mal di testa.
Cause
La causa della cefalea a grappolo non è nota con certezza,
ma probabilmente il malfunzionamento dell’ipotalamo può
giocare un ruolo importante. Gli attacchi di solito si verificano con estrema regolarità nell’arco delle 24 ore e il ciclo
dei grappoli normalmente è stagionale. Queste ricorrenze
suggeriscono che potrebbe essere coinvolto l’orologio biologico del nostro organismo. Negli esseri umani l’orologio
biologico ha sede proprio nell’ipotalamo, che si trova dentro
il cervello, al centro della testa. Il malfunzionamento dell’ipotalamo potrebbe spiegare la natura ricorrente e ciclica
della cefalea a grappolo. Le ricerche hanno dimostrato che
durante gli episodi di cefalea a grappolo l’attività dell’ipotalamo è maggiore del solito.
Tra gli altri fattori che potrebbero essere connessi con l’insorgenza della cefalea a grappolo ricordiamo:
Fattori ormonali. Durante i grappoli, nei pazienti colpiti
si verifica un aumento dei livelli di alcuni ormoni, come la
melatonina e il cortisolo.
Squilibri dei neurotrasmettitori. I cambiamenti dei livelli
di alcuni neurotrasmettitori (le sostanze chimiche che, come
la serotonina, trasportano gli impulsi nervosi) potrebbero
essere connessi alla comparsa della cefalea a grappolo.
Diversamente dall’emicrania e dalla cefalea tensiva, la cefalea a grappolo in genere non è collegata a fattori scatenanti
come l’alimentazione, gli squilibri ormonali o lo stress. Però,
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Dottor
Antonio Coppola
Medico, pediatra,
rianimatore, anestesista
specializzato nella terapia
del dolore
Cell. 3381705569
una volta che il grappolo inizia, il consumo di alcool, anche
in piccole quantità, può scatenare quasi immediatamente un
mal di testa acuto. Proprio per questo, molte persone affette
da cefalea a grappolo preferiscono evitare l’alcool per l’intera
durata del grappolo. Tra gli altri fattori scatenanti ricordiamo
l’uso di determinati farmaci come la nitroglicerina, usata
nella terapia delle patologie cardiache.
Fattori di rischio
Tra i fattori di rischio per la cefalea a grappolo, ricordiamo:
Il sesso. L’incidenza della cefalea a grappolo è maggiore
tra gli uomini.
L’età. La maggior parte delle persone che soffrono di cefalea
a grappolo, sperimenta per la prima volta il disturbo poco
prima dei trent’anni, ma questo tipo di mal di testa può fare
la sua comparsa a qualsiasi età.
Il fumo. Tra i pazienti che soffrono di cefalea a grappolo
molti sono fumatori.
Il consumo di alcool. L’alcool può scatenare un attacco se
già siete a rischio per quanto riguarda la cefalea a grappolo.
La famigliarità. Se un genitore o un fratello hanno sofferto
in passato di cefalea a grappolo, avete maggiori probabilità
di soffrire dello stesso disturbo.
Sintomi
La cefalea a grappolo compare all’improvviso, di solito senza
alcun segno premonitore. Tra i sintomi tipici ricordiamo:
Dolore lancinante: normalmente colpisce l’occhio o la
zona circostante, ma si p p