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SALUTE
CURIOSITÀ
Cuore, una
v
acanza di
7 giorni lo
rimette in forma
LE 10 MIGLIORI IDEE
PER LA PAUSA PRANZO
Al bar, al ristorante o alla tavola calda senza
rovinare la dieta
Arrivata l’ora del pranzo al bar o alla tavola calda è sempre lo stesso
dilemma. Cosa scegliere tra un piatto di pastasciutta o un tramezzino?
Meglio farsi tentare dal panino al prosciutto oppure limitarsi alla sola
macedonia? Tenete presente che le combinazioni verdure-carboidrati
o verdure proteine sono una soluzione ideale per la pausa pranzo.
Abbinare, invece, le proteine di carne a quelle del pesce è sbagliato.
Si finisce per appesantirsi e la digestione è più lenta e difficile
In linea generale, per non eccedere con le calorie, va bene il panino
farcito, meglio se integrale.
Se mangi fuori casa scegli così
Ecco 10 proposte di menu per l´ora di pranzo, partendo da quella meno
calorica fino a quella più calorica:
• Prosciutto e melone:
prosciutto crudo 50 g - melone 100 g: 220 calorie
• Macedonia di frutta e yogurt:
mezza pera, mezza mela, un grappolo d’uva, un vasetto di yogurt
intero 125 g: 227 calorie
• Bresaola e rucola:
bresaola 50 g, rughetta 50 g, limone, un cucchiaino di olio extravergine di oliva, pane 40 g: 300 calorie
• Toast:
pancarrè, prosciutto crudo 30 g, formaggio svizzero 30 g: 312 calorie
• Panino integrale al prosciutto:
due fette di pane integrale, prosciutto crudo 50 g: 335 calorie
• Piatto di pasta alle verdure:
rigatoni 100 g, zucchine 30 g: 350 calorie
• Panino vegetariano:
rosetta, formaggio 50 g, 2 fette di melanzane grigliate: 431 calorie
• Insalata di tonno e mozzarella:
insalata al taglio 50 g, mozzarella 100 g, tonno 100 g: 445 calorie
• Tramezzino uovo sodo e tonno:
pancarrè con maionese, mezzo uovo sodo, tonno sott’olio 50 g
449 calorie
• Rigatoni al ragù:
rigatoni 100 g, ragù 30 g, parmigiano 10 g: 498 calorie
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Anche solo una settimana di vacanze protegge il cuore, mentre
rinunciare del tutto al riposo provoca depressione e sollecita cuore
e vasi, che così risultano più fragili
ed esposti a malattie come infarto
e ictus. Secondo gli esperti riuniti
in occasione del congresso nazionale dell’Anmco (Associazione
medici cardiologi ospedalieri) in
corso a Firenze, il mancato relax
e la tensione che ne deriva aumentano il rischio di depressione e ansia e queste possono accrescere il
pericolo di infarti e ictus, che sale
anche perchè il cuore e i vasi, se
non si «stacca la spina» sono più
esposti a problemi cardiovascolari
come ipertensione ed aritmie.
Ma i cardiologi rassicurano: basta
anche solo una settimana di fermo,
chi può, per ridurre il rischio soprattutto per anziani e persone con
due o più fattori di rischio cardiovascolare che, rinunciando al riposo,
si esporrebbero ad una maggiore
probabilità di malattie ischemiche.
La conferma arriva da uno studio
svolto dal servizio di Psicofisiologia
clinica del San Camillo-Forlanini
di Roma, in collaborazione con la
cattedra di Psicofisiologia clinica di
Medicina e Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma.
La ricerca, condotta su 30 pazienti che avevano avuto un attacco
di cuore dimostra che la tensione
muscolare causata nel 61% dei
casi da problemi socio-economici
e isolamento sociale e nel 34% da
difficoltà lavorative e familiari, aumenta del 30% il rischio di depressione e questa, a sua volta, accresce
del 20% la probabilità di malattie
cardiovascolari.