100% Fitness Mag - Anno VII Febbraio 2013 | Page 18
100% FITNESS MAGAZINE
COUNSELOR
Il counseling
narrativo
Dottoressa
Anna Sallustro
Laureata in scienze della formazione.
Master in Counseling
Cell. 3381356920
T
ra gli strumenti nella cassetta
degli attrezzi del counselor
troviamo uno strumento
molto utile soprattutto all’inizio di un intervento di counseling:
il counseling narrativo.
Perchè è cosi importante raccontarsi?
Perché la nostra vita è incessantemente intrecciata alla narrazione,
alla storia che raccontiamo e ci raccontiamo, a quella che sogniamo o
immaginiamo o ancora di più, che ci
piacerebbe narrare. Viviamo immersi
nella narrazione ripensando e soppesando al senso delle nostre azioni passate, anticipando i risultati di azioni
progettate per il futuro. E’ attraverso
la struttura narrativa che riusciamo a
costruire il nostro mondo, la nostra
realtà. Le responsabilità e finalità della narrazione, celate sotto un’apparente ovvietà, sono proprio quelle di
consentire questa costruzione e di
permetterci di dare significato e forma tanto al mondo in cui viviamo,
quanto alla nostra identità in stato di
perenne revisione e definizione. Non
solo: la narrazione si presenta anche
come strumento indispensabile per
la creazione della nostra identità, dal
momento che, narrando, organizziamo e diamo forma alle nostre conoscenze ed esperienze. La narrazione
è essenziale ed esigiamo di padroneggiarla per poterci definire. Narrare
non è una scelta, è una necessità a
cui non possiamo sottrarci, perché
è l’unico modo per stabilire il nostro
ruolo nel mondo, la nostra identità e
alterità. Senza la capacità di raccontare storie su noi stessi, non esisterebbe
una “cosa come l’identità”.
Soltanto attraverso il dono della capacità narrativa siamo in grado di
produrre un’identità che ci collochi
nel mondo e in relazione agli altri.
Ed è proprio nei processi relazionali
che emerge vivida l’importanza delle narrazioni e la capacità di gestire,
orientare e guidare i processi narrativi. Ma il ruolo dell’altro, nel processo
di costruzione del racconto della propria vita e della propria identità è un
punto cardine per l’essere nel mondo
che vive e racconta la propria storia,
il proprio sè, il proprio senso.
Siamo sempre esposti allo sguardo
dell’altro che è in grado, attraverso
il contatto con le nostre esperienze,
di rivelarci, di scoprirci, di aiutarci
a conoscerci, di rifletterci. Ed è qui
che subentra la specialità del processo
di counseling, che tende proprio ad
allargare e approfondire questa visio-
ne, valorizzando lo sguardo dell’altro
come elemento essenziale per una relazione sana e dialogica, e che tende a
supportare l’individuo nel cogliere e
significare la propria storia per riuscire a creare una nuova autobiografia,
un nuovo significato.
Le competenze narrative del
Counseling nella relazione
Nei processi di Counseling, la narrazione (quale strumento dialogico,
conoscitivo e comprensivo) riveste un
ruolo fondamentale intorno al quale
si muove un intero universo di conoscenza, comprensione, elaborazione,
supporto, costruzione, dedicato alla
creazione e comprensione dell’identità assolutamente inscindibile dal suo
ambiente.
Il punto focale del counseling è il processo momento per momento, nel qui
ed ora, della relazione tra il cliente e il
counselor che ha l’obiettivo di costruire un incontro pieno e completo tra
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