100% Fitness Mag - Anno VII Aprile 2013 | Page 72

100% FITNESS MAGAZINE 72 SCIENZA E SPORT POTENZA AEROBICA MASSIMALE E ORIENTAMENTO DELL’ALLENAMENTO Salvatore Fattorusso (Consulente scientifico per lo sport) PRIMA PARTE Queste indicazioni al fine dell’orientamento dell’allenamento sono valide per qualsiasi obiettivo si vuole raggiungere: - Migliorare la propria condizione fisica e la propria salute; - Essere fisicamente più attivi senza avvertire una fatica eccessiva; - Sopportare esercizi intensi di lunga durata; - Una migliore tolleranza di carichi importanti; - Ottenere migliori risultati in competizioni di lunga durata è sempre necessario sviluppare le due componenti delle capacità aerobiche, la POTENZA AEROBICA (PAM) e la RESISTENZA AEROBICA (RA). Alcune definizioni preliminari Sono stati appena utilizzati alcuni concetti che, successivamente saranno, ampiamente ripresi in questo articolo. Per questa ragione, onde evitare ogni eventuale ambiguità o errore d’interpretazione, è opportuno proporre le definizioni che attribuisco loro. La CAPACITA’ AEROBICA rappresenta la quantità di energia potenziale che può essere fornita per via ossidativa. Poiché dipende dalle riserve totale dei substrati (o “carburante dell’organismo) utilizzabili: Glicogeno, Glucosio in circolo, Acidi grassi liberi o, in certe circostanze, Aminoacidi e naturalmente dalla quantità di Ossigeno (o “comburente”) utilizzato per la combustione. La sua valutazione diretta è impossibile, Mentre, indirettamente, se ne può stimare la grandezza attraverso, la valutazione delle due componenti che sono: la POTENZA AEROBICA MASSIMALE e la RESISTENZA. La POTENZA AEROBICA MASSIMALE (PAM) rappresenta la massima quantità di ossigeno che un organismo può utilizzare per unità di tempo (generalmente per 1 minuto) durante un esercizio muscolare intenso di durata uguale o superiore a 4 minuti, che corrisponde al VO2 max (V= volume; O2= ossigeno; max= massimale) o massimo consumo di ossigeno. La RESISTENZA AEROBICA (RA) è la frazione del VO2max o della PAM o ancora della Velocità Aerobica Massimale (VAM) che può essere mantenuta durante una prova di una data durata, per esempio correre a piedi un 5000, un 10000, la mezza maratona, la maratona, o in bici per distanze brevi, medie o lunghe. In ambedue i casi la valutazione della Resistenza Aerobica, esige, preliminarmente, che sia nota la VAM per podisti(velocità aerobica massimale espressa in km/h o min/km) o la PAM (potenza aerobica massimale in watt) per ciclisti. La VAM o PAM (watt), rappresentano, la velocità o la potenza (watt) limite raggiunte a VO2max e risulta dalla interazione di 3 fattori: il VO2max; il Rendimento della corsa o della pedalata, definito anche efficacia o economia della locomozione; dalla Motivazione a raggiungere la VAM in una prova intensa sia essa breve o prolungata. L’Economia della corsa o della pedalata, rappresenta l’energia necessaria per spostarsi ad una velocità stabilita o meglio, ad una percentuale stabilita della VAM/ PAM. Qualunque sia l’obiettivo che si vuole raggiungere, è sempre necessario sviluppare le due componenti delle Capacità Aerobiche: la VAM/PAM e la RA. Lo sviluppo della VAM/PAM cerca di au- mentare il potenziale individuale a livello del suo plafond genetico, mentre quello della RA cerca di mantenere più a lungo possibile una percentuale d’intensità vicina ad esso. E’ evidente che più tale plafond è elevato, migliore sarà la RA, naturalmente se allenata specificamente. Secondo le motivazioni e, soprattutto gli atleti da allenare diventa prioritaria l’una, l’altra o ambedue le componenti. Ad esempio, per gli adulti non agonisti, che cercano soprattutto la buona salute, è evidente che è più importante il miglioramento della resistenza, in quanto rappresenta uno dei vettori della condizione fisica generale, mentre per chi corre gli 800, i 1500, i 3000 e i 5000m o distanze brevi come il pistard nel ciclismo, è capitale lo sviluppo della potenza aerobica. Per gli atleti di fondo (10000 m, mezza maratona e maratona, di mediofondo e granfondo per i ciclisti) lo sviluppo di queste due qualità ha la stessa importanza. Così, per orientare di conseguenza la preparazione fisica generale e l’allenamento specifico, preliminarmente, è indispensabile un’analisi delle motivazioni individuali o delle esigenze della pratica competitiva. Lo sviluppo dell’una o dell’altra, tuttavia, dipende da principi comuni che è opportuno conoscere bene. Schematicamente tali principi possono essere riassunti dall’acronimo FAITPAS nel quale la F è la Frequenza, A l’assiduità(o continuità), I l’intensità, T il tempo da dedicare ai diversi contenuti, P la progressività delle durate e delle intensità, A l’alternanza tra lavoro e recupero e S la specificità. Nella SECONDA PARTE esamineremo quale sia il contenuto di queste condizioni per poi trattare i mezzi che debbono essere utilizzati.