100% Fitness Mag - Anno VII Aprile 2013 | Page 16

100% FITNESS MAGAZINE FISIOTERAPISTA Temple Grandin l’autismo raccontato dal “di dentro” T Dottoressa Mariarosaria D’Esposito Laureata in Logopedia presso l’Università di Napoli Federico II. Disponibile telefonicamente Giovedì e Sabato dalle 09.00 alle 13.00 - Cell. 338.3191494 emple Grandin nasce a Boston il 29 agosto del ’47. È professoressa di scienze del comportamento animale e ricercatrice presso la Colorado State University ed una delle più importanti personalità a livello mondiale nella progettazione di attrezzature per il bestiame e per l’analisi del comportamento animale. Oggi ha 65 anni ed è affetta da Sindrome di Asperger, un disordine psicologico e sociale che molti autori ritengono rientri nello spettro autistico. Unico ed illuminante il suo generoso contributo nel raccontare l’autismo “dall’interno”, nel regalarci una descrizione della sua lotta per comprendere e comunicare con un mondo che “non è autistico”. È scrittrice di libri di successo e autrice di innumerevoli articoli (ha pubblicato anche per il New York Times). “Pensare per immagini” è un commovente racconto autobiografico ed allo stesso tempo un saggio scientifico che ci accompagna in un viaggio incredibile: la vita di Temple Grandin. Percorriamo con lei i primi passi di una bambina “muta” fino ai 4 anni “che capiva tutto quello che le veniva detto” ma, come sarebbe potuto accadere ad un balbuziente, era “bloccata” e non riusciva a proferire parola. La sua enorme sensibilità per i rumori e gli odori l’obbligavano spesso all’isolamento e, durante questa chiusura, poteva dondolarsi all’infinito o rimanere immobile ad osservare per ore una piega del vestito. La sua ipersensibilità tattile le rendeva impossibile quasi tutte le azioni quotidiane. Scrive:” Fare lo shampoo mi faceva veramente male al cuoio capelluto. Era come se i polpastrelli delle dita che mi sfioravano la testa fossero coperti da ditali di metallo. Le sottovesti ruvide erano come carta vetrata” (Grandin, 1995). Non giocava, almeno non in maniera consueta: masticava i pezzi dei puzzle o delle costruzioni e maneggiava come plastilina le sue feci. All’età di 2 anni fu inserita in una scuola materna, un istituto “speciale” a cui accedevano bambini “difficili”. Da qui, guidata da ottimi insegnanti e da un’abile logopedista, inizia una sorprendente carriera scolastica ma assolutamente non semplice. Dalle elementari al liceo sono anni di isolamento sociale, di incapacità a capire e farsi capire dai coetanei, di timore e insieme desiderio del contatto fisico. Era profondamente diversa dagli altri adolescenti: si sforzava di capire come potessero provare gelosia o innamorarsi, ma tutto questo non le apparteneva. Temple pensa e sente diversamente dagli altri. Nel suo comportamento bizzarro ed eccentrico la sua insegnante di scienze intravede il “genio” e la indirizza rispetto alla scelta della facoltà universitaria: psicologia prima, zoologia dopo. Sin dai primi anni di vita la piccola Temple aveva manifestato una maggiore affinità con gli animali (soprattutto le mucche) che con gli uomini. Li accarezzava, pas- 16