ITALIANI “SENZA COLAZIONE”
IN 7 MILIONI LA SALTANO
Corsa a colazione, corsa ad ostacoli durante la giornata, saltando
anche qualche pasto. Sono ancora
7 su 10 gli italiani che dedicano
meno di 15 minuti alla colazione
e il 35% ne è consapevole. Oltre
a qualche nota negativa, emerge
un quadro ottimistico delle abitudini alimentari degli italiani. Le
persone che dichiarano di saltare i
pasti sono in diminuzione rispetto
al 2011 (dal 28% al 26%) soprattutto tra gli over 45 e le donne e
solo 1 su 10 salta la colazione. Il
trend di persone che hanno adottato “la regola dei 5 pasti” inizia
a essere positivo: rispetto al 2011
inizia a crescere (+ 2%) la percentuale di persone che la seguono
come stile di vita.“Tra coloro che
fanno i pasti principali più 1 o 2
spuntini c’è, infatti, una prevalenza di persone normopeso. I risultati sono comunque molto incoraggianti soprattutto tra le donne: 4 su
10 fanno lo spuntino al mattino
e 5 su 10 fanno al pomeriggio.
“Questo dimostra come un’informazione mirata e le campagne
di educazione alimentare stiano
iniziando a portare i primi frutti”
commenta Giuseppe Fatati coordinatore scientifico. “Ed è importante
che le buone abitudini partano proprio dalle donne, non solo perché
sono sempre alla ricerca del benessere psico-fisico ma anche perché
sono le conduttrici dei ritmi di vita
familiari e le portatrici del buon
esempio nei più giovani”.Proprio
le persone in sovrappeso hanno un
approccio sbagliato alla colazione,
soprattutto nei giorni feriali riservandosi solo un attimo veloce al
bar o in ufficio. “Oltre alla frequenza” commenta Fatati “è necessario
tuttavia ricordare che il tempo
dedicato ai pasti gioca un ruolo
fondamentale per l’assimilazione
dei cibi, l’appagamento del gusto
e l’equilibrio di tutta la dieta giornaliera. Secondo i dati sia cena sia
pranzo durano in media circa 30
minuti, sia durante i giorni feriali
sia nel week end, quando invece
bisognerebbe recuperare il valore
della convivialità, dando spazio
alla fantasia e alla varietà degli
alimenti che consentono di superare la monotonia dei pasti tipica
della settimana lavorativa. È bene
ricordare che non esiste, né come
prodotto naturale né come trasformato, l’alimento “completo” o
“perfetto” che contenga tutte le sostanze - continua l’esperto - in grado di soddisfare da solo le nostre
necessità nutritive. Un pasto non
può essere costituito di una sola
categoria di alimenti e una dieta
corretta, anche dimagrante, deve
sempre includere tutte le categorie
(cereali, verdura e frutta, latticini,
carne, pesce) in maniera quanto
più possibile varia ed equilibrata.
Comportarsi in questo modo
significa non solo evitare il pericolo di squilibri nutrizionali ma
anche soddisfare maggiormente il
gusto e combattere la monotonia
dei sapori”.
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