100% FITNESS MAGAZINE
NEUROPSICOMOTRICISTA
Il rapporto
tra gemelli
L
Dottoressa
Daniela Caiafa
Laureata in
Neuropsicomotricità dell’età
evolutiva, presso l’Università di
Napoli Federico II
Disponibile telefonicamente
Lunedì e Sabato dalle 09.00
alle 13.00 - Cell. 347.5477785
o scorso Maggio la foto dei due gemellini nati i Spagna ha fatto il giro del
web, l’immagine dei due, che appena
nati, si stringevano le mani così forte
da renderle viola, ha intenerito tutti. Ma porta anche a riflettere sul legame che si crea tra
i gemelli, è un rapporto molto intenso e ricco
di contraddizioni. Se pensiamo, il loro rapporto inizia al momento del concepimento, per
9 mesi si trovano a condividere uno spazio
limitato, si toccano…. Giocano. E inoltre
“lottano” per sopravvivere , per il nutrimento. Una volta nati il rapporto diventa ancora
più complesso. La madre deve imparare a
dividere le sue attenzioni e le sue cure, così
loro, entrano allora in competizione l’uno
con l’altro per ottenere l’amore della madre.
Alcuni studiosi sostengono che la madre, di
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fronte alla difficoltà che la situazione triadica
comporta, può:
o incoraggiare il passaggio da una situazione di triade ad una a quattro,
in cui viene stabilito un rapporto privilegiato
tra la madre ed uno dei gemelli e il padre e
l’altro gemello;
o tentare di ricostruire la diade madrebambino comportandosi con i gemelli
come se fossero un’unità.
È importante equilibrare le dinamiche di questo triangolo, evitando che si crei una coppia
esclusiva, che vada a creare rivalità distruttive
tra i membri della famiglia. Nelle famiglie con
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