100% Fitness Mag - Anno VII Agosto 2013 | Page 12

100% FITNESS MAGAZINE CARDIOLOGO Le gambe gonfie e pesanti Professor Dottor Vittorio Fabbrocini Cardiologo e Internista, è stato Libero Docente presso l’Università di Napoli, Primario ospedaliero e poi Cardiologo ambulatoriale a Napoli. Giornalista pubblicista, già Redattore scientifico de IL MATTINO di Napoli - Tel. 338.4086506; [email protected] D opo l’articolo del mese scorso sui disturbi venosi, in particolar modo delle gambe, che nei periodi caldi si possono verificare e accentuare, non possiamo trascurare le altre condizioni che possono favorire il gonfiore alle gambe. E anche in tal caso chi ne soffre maggiormente è il sesso femminile, specie in età avanzata. Si tratta di manifestazioni caratterizzate da intenso gonfiore che inizia dalle caviglie sino ad arrivare talvolta alla piegatura delle gambe, con un aumento del volume e pesantezza degli arti inferiori, con difficoltà nella deambulazione per cui necessita il riposo e stare seduti. La cute il più delle volte diventa lucida e se si prova a premere sulla zona si crea una specie di vuoto, simile all’impronta del dito che ha premuto, definito appunto “fovea”. Le cause dei gonfiori Molte possono essere le cause che possono provocare gonfiori alle gambe, una delle più frequenti è dovuta alla cattiva circolazione venosa, così come descrivemmo nell’articolo precedente, per una dilatazione passiva delle vene e perdita di efficacia delle valvole che all’interno di esse, come dei boccioli di rosa, evitano il ritorno indietro del sangue proveniente dalla periferia degli arti verso il cuore. Questa dilatazione eccessiva delle vene comporta una ostacolata circolazione con ristagno di sangue e trasudazione di liquidi nei tessuti periferici, per cui si rileva il gonfiore (edema). In tal modo, se non si interviene con adeguati trattamenti e suggerimenti, si può andare incontro a infiammazione delle vene (flebiti) e formazione di coaguli intravenosi (flebotrombosi) con possibilità di pericolose frammentazioni ed embolie a carico dei rami arteriosi polmonari. Il gonfiore agli arti può essere solo da un lato o ai due arti in rapporto all’interessamento generale o solo di una parte. Linfedema Accanto al circolo arterioso e venoso nell’organismo v’è da considerare anche il circolo linfatico. Trattasi di una circolazione che partendo dalla periferia del corpo, dai capillari arteriosi e venosi, raccoglie sostanze organiche trasportandole in modo autonomo e parallelo al circolo venoso sino alla regione toracica per riversare il tutto nel plesso delle vene laterali del collo (confluenza giugulosucclavia). Lungo il suo percorso il sistema linfatico ha dei punti di riferimento (detti Linfonodi) che rappresentano stazioni importanti immunitarie, nonchè di passaggio e filtraggio delle linfa. Sono punti di riferimento anche per lo specialista oncologo, allorchè si interviene per l’asportazione di un tumore nella ricerca di cellule tumorali già metastatizzanti, che possono diffondersi, e presenti già in tali sedi (perciò vengono definite tali stazioni come “linfonodi sentinelle”). Per processi compressivi (cisti o tumori) o cicatriziali (a seguito di un intervento operatorio) lungo il percorso delle via linfatiche si può avere un ristagno di linfa e conseguentemente un gonfiore permanente a carico di uno o dei due arti superiori o inferiori. Gravidanza Durante il periodo della gravidanza, specie nel periodo dei mesi caldi possono comparire gonfiori a carico non solo degli arti inferiori ma anche alle mani e braccia. E con l’aumento del peso della gestante e del nascituro i gonfiori possono aumentare. Anche se non destano preoccupazioni vanno sempre tenuti sotto controllo in gravidanza e contemporaneamente anche la pressione arteriosa e i valori delle urine, azotemia e creatininemia (esami che di regola evidenziano la funzione del rene). Se compaiono Gambe gonfie nelle donne 12