100% FITNESS MAGAZINE
CARDIOLOGO
Le gambe
gonfie e pesanti
Professor Dottor
Vittorio Fabbrocini
Cardiologo e Internista, è stato
Libero Docente presso l’Università
di Napoli, Primario ospedaliero e
poi Cardiologo ambulatoriale a
Napoli. Giornalista pubblicista, già
Redattore scientifico de IL MATTINO
di Napoli - Tel. 338.4086506;
[email protected]
D
opo l’articolo del mese scorso sui disturbi venosi, in particolar modo delle gambe, che nei
periodi caldi si possono verificare e accentuare,
non possiamo trascurare le altre condizioni che
possono favorire il gonfiore alle gambe. E anche in tal
caso chi ne soffre maggiormente è il sesso femminile,
specie in età avanzata. Si tratta di manifestazioni caratterizzate da intenso gonfiore che inizia dalle caviglie sino
ad arrivare talvolta alla piegatura delle gambe, con un
aumento del volume e pesantezza degli arti inferiori, con
difficoltà nella deambulazione per cui necessita il riposo
e stare seduti. La cute il più delle volte diventa lucida
e se si prova a premere sulla zona si crea una specie di
vuoto, simile all’impronta del dito che ha premuto, definito
appunto “fovea”.
Le cause dei gonfiori
Molte possono essere le cause che possono provocare
gonfiori alle gambe, una delle più frequenti è dovuta
alla cattiva circolazione venosa, così come descrivemmo
nell’articolo precedente, per una dilatazione passiva delle
vene e perdita di efficacia delle valvole che all’interno di
esse, come dei boccioli di rosa, evitano il ritorno indietro
del sangue proveniente dalla periferia degli arti verso il
cuore. Questa dilatazione eccessiva delle vene comporta
una ostacolata circolazione con ristagno di sangue e trasudazione di liquidi nei tessuti periferici, per cui si rileva
il gonfiore (edema). In tal modo, se non si interviene
con adeguati trattamenti e suggerimenti, si può andare
incontro a infiammazione delle vene (flebiti) e formazione
di coaguli intravenosi (flebotrombosi) con possibilità di
pericolose frammentazioni ed embolie a carico dei rami
arteriosi polmonari. Il gonfiore agli arti può essere solo
da un lato o ai due arti in rapporto all’interessamento
generale o solo di una parte.
Linfedema
Accanto al circolo arterioso e venoso nell’organismo v’è
da considerare anche il circolo linfatico. Trattasi di una
circolazione che partendo dalla periferia del corpo, dai
capillari arteriosi e venosi, raccoglie sostanze organiche
trasportandole in modo autonomo e parallelo al circolo
venoso sino alla regione toracica per riversare il tutto nel
plesso delle vene laterali del collo (confluenza giugulosucclavia). Lungo il suo percorso il sistema linfatico ha
dei punti di riferimento (detti Linfonodi) che rappresentano
stazioni importanti immunitarie, nonchè di passaggio e
filtraggio delle linfa. Sono punti di riferimento anche per
lo specialista oncologo, allorchè si interviene per l’asportazione di un tumore nella ricerca di cellule tumorali già
metastatizzanti, che possono diffondersi, e presenti già in
tali sedi (perciò vengono definite tali stazioni come “linfonodi sentinelle”). Per processi compressivi (cisti o tumori)
o cicatriziali (a seguito di un intervento operatorio) lungo
il percorso delle via linfatiche si può avere un ristagno di
linfa e conseguentemente un gonfiore permanente a carico
di uno o dei due arti superiori o inferiori.
Gravidanza
Durante il periodo della gravidanza, specie nel periodo dei
mesi caldi possono comparire gonfiori a carico non solo
degli arti inferiori ma anche alle mani e braccia. E con
l’aumento del peso della gestante e del nascituro i gonfiori
possono aumentare. Anche se non destano preoccupazioni vanno sempre tenuti sotto controllo in gravidanza
e contemporaneamente anche la pressione arteriosa e i
valori delle urine, azotemia e creatininemia (esami che di
regola evidenziano la funzione del rene). Se compaiono
Gambe gonfie nelle donne
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