100% FITNESS MAGAZINE
FARMACISTA
Esporsi al sole in
modo intelligente
Dottor
Giuseppe De Simone
Laureato presso l’Università di
Napoli Federico II in Scienze e
Tecniche delle Piante Officinali.
Disponibile telefonicamente
Mercoledì dalle 13.00 alle
16.00 - Cell. 335.5302988
Non possiamo abbronzarci
subito: è vero che le vacanze
sono sempre troppo brevi, ma è
altrettanto vero che i tempi delle reazioni
del nostro corpo non possono essere accelerati a piacimento: la pelle deve abituarsi al
sole e mettere in atto i suoi meccanismi di
difesa. All’inizio l’esposizione deve essere
perciò molto limitata e aumentata gradualmente nei giorni successivi. I primi giorni è
consigliabile addirittura non esporsi ai raggi
diretti del sole: anche sotto un ombrellone
arrivano radiazioni ultraviolette riflesse dalla
sabbia sufficienti per stimolare la produzione
di melanina. L’abbronzatura superficiale dei
primi giorni è dovuta alla riserva di melanina
già disponibile ed è destinata a sparire rapidamente. Solo dopo 10 giorni circa si inizia
a formare una abbronzatura duratura. Non è
vero che più si sta al sole più ci si abbronza:
la produzione di melanina ha un limite.
Se la tentazione si stendersi al
sole è troppo forte, controllare
attentamente quanto ci si resta. Un protettivo solare consente di prolungare il tempo di esposizione ma, anche
rinnovando spesso l’applicazione, non si può
stare al sole quanto si vuole. L’applicazione
del protettivo solare va comunque ripetuta
in caso di esposizioni prolungate, abbondante sudorazione, dopo lunga permanenza in
acqua. Vanno preferiti i prodotti “resistenti
all’acqua”.
I filtri solari perdono col tempo le loro proprietà protettive ed è consigliabile rinnovarli
di anno in anno per avere la migliore garanzia di protezione.
Il protettivo va applicato almeno mezz’ora prima di esporsi
al sole per consentire ai principi
attivi di passare attraverso lo strato superfi-
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