SCOPERTE
SCIENZA
ALIMENTAZIONE
SALUTE
CURIOSITÀ
Il cacao preso 2
volte la settimana
mantiene in forma
MAIS, PIù CHE POLENTA
Utile nelle intolleranze, non ha glutine ed è indicato per lo
svezzamento.
La polenta di farina di mais è oggi, soprattutto nelle regioni settentrionali
del nostro paese, la modalità tradizionale è pressoché unica con la quale
questo cereale viene consumato. Almeno dagli uomini e dalle donne, perché in realtà la quasi totalità del mais coltivato in Italia serve per produrre
mangimi per la zootecnica intensiva.
L’impasto di acqua e cereali tostati e grossolanamente triturati fu senza dubbio una scoperta fondamentale per l’umanità, che permise di ottenere cibo
denso e facilmente assimilabile a partire da chicchi che “ al naturale” si
presentano duri, difficili da masticare e digerire. La nostra polenta di mais
è inoltre l’erede della puls che gli antichi Greci e Romani preparavano
e consumavano ogni giorno. Non con il mais (che arrivò in Europa solo
dopo la conquista delle Americhe), ma con orzo, farina di farro, semi di
lino, lenticchie, fagioli e sale. Pur non essendo pregiatissimo dal punto di
vista nutrizionale (il frumento è decisamente migliore, sia sotto il profilo
proteico che minerale), il mais è comunque un cereale da non trascurare
e che può avere un ruolo importante nella dieta. Non contiene glutine,
per esempio, e può essere proposto tranquillamente a chi è affetto da
celiachia, da intolleranze alimentari e da disturbi provocati da un malassorbimento intestinale. Per lo stesso motivo il mais, insieme al riso è il
cereale di prima scelta, preferibilmente biologico, nell’alimentazione dei
bambini durante lo svezzamento.
Sì, avete letto bene: chi mangia regolarmente cioccolato
tende a pesare meno di chi
se lo concede una volta ogni
tanto. Attenzione: questo non
significa che il “cibo degli
dei” faccia dimagrire (specie
se non è fondente, ma al latte
o magari alle nocciole o alle
mandorle...). Ma solo che aiuta a tenersi in forma molto più
facilmente, se lo mangiamo
due volte la settimana.
Il ruolo degli antiossidanti.
Gli studiosi guidati da Beatrice Golomb, della University of California di San
Diego, hanno spiegato che i
risultati del loro lavoro non
dimostrano che l’aggiunta di
una barretta di cioccolato al
giorno aiuta a perdere peso,
quanto piuttosto che è possibile che gli antiossidanti nella
cioccolata possano garantire
benefici per la salute, tra cui
l’abbassamento di pressione e
di colesterolo e anche la diminuzione del peso. In sostanza
i ricercatori ritengono che,
anche se contiene calorie, il
cioccolato è ricco di sostanze
che possono favorire la perdita di peso, piuttosto che la sintesi del grasso; e nonostante
l’apporto calorico, il regolare
consumo di cioccolato sia
collegato a un più basso Indice di massa corporeo.
Ma non è tutto. Più ancora
che la quantità, ciò che conta è la regolarità con cui si
mangia il cioccolato: lo studio non ha mostrato infatti
alcun legame con i grammi
di cacao assunti. Insomma,
si conferma quella che è una
delle più recenti acquisizioni
in materia di lotta al sovrappeso, ovvero che “non è solo
la quantità di calorie, ma la
loro composizione, che ha un
impatto finale sul peso”.
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