35
100% FITNESS MAGAZINE
L’affanno
Gli uomini tendono a prendersela con il
fatto di essere fuori forma. Ma un segnale
come questo può in realtà annunciare anche un infarto. Precisiamo, però: se già soffrite di asma o
allergia, sapete delle vostre difficoltà nella respirazione. Ma il fiato corto, in seguito a uno sforzo
anche minimo (anche una sola rampa di scale, per
esempio), potrebbe essere la spia del fatto che al cuore
non arriva abbastanza ossigeno, tipico della malattia
cardiaca coronarica. Specie se aumenta ogni volta.
Non c’è urgenza massima, di fronte a un segnale come
questo. Ma vale la pena di rivolgersi al medico di
fiducia per sottoporsi ad esami specifici (come elettrocardiogramma, ecocardiogramma, radiografia al
cuore). Età più a rischio: over 55.
Stanchezza continua
durante il giorno
Non date la colpa soltanto alle vostre frequenti uscite serali. Potrebbe trattarsi di che si tratti di
apnee notturne, difficoltà di respirazione durante il riposo che interrompono di continuo il sonno (anche 30
volte in un’ora), rendendo impossibile il riposo. Non
solo: le apnee notturne fanno rischiare moltissimo.
Possono causare problemi molto seri, dalle aritmie
all’infarto, all’ictus. Attenzione, però: per senso di
stanchezza continua, si intende la netta difficoltà
a mantenere gli occhi aperti durante il giorno,
in qualunque momento, non momenti transitori che
possono capitare a chiunque. Il problema è più frequente negli obesi e nei forti russatori. Meglio farsi
vedere da uno specialista.
Voglia di urinare
spesso
Se arrivate ad alzarvi anche due o più volte
per notte, per andare in bagno, potrebbe trattarsi
di un ingrossamento della prostata (specie se il
flusso vi sembra debole o se avete l’impressione di
non riuscire a svuotare del tutto la vescica) oppure
di un problema con i valori della glicemia (occhio al
diabete di tipo 2, insomma).
Pelle giallastra
Invece di cercare di darvi un colorito migliore
a colpi di lampada abbronzante, riflettete: potrebbe trattarsi di un problema epatico, il fegato non sta
funzionando come dovrebbe. Per colpa di un’epatite
o di calcoli biliari, per esempio, oppure anche qualcosa
di peggio (come un tumore). Rivolgetevi al vostro medico
di fiducia, sarà lui – se necessario – a indirizzarvi a uno
specialista.
Un dolore forte e
persistente su un
lato dell’addome
Non pensate per forza di aver esagerato con gli esercizi per gli addominali: qualunque dolore all’addome
passa da solo al massimo in tre giorni, se di poco
conto. Proprio il fatto che non se ne vada deve invece
mettervi sul chi vive: fatevi visitare da un medico.
Potrebbe dipendere da molte cause, alcune delle quali
molto serie (tumore incluso).
Se poi il dolore è lancinante, localizzato e non
migliora entro un’ora, potrebbe trattarsi di un
calcolo renale, come di un’appendicite, un’ernia o un’ulcera perforante. Ecco perché diventa
fondamentale correre al pronto soccorso.
Sangue nell’urina o
nelle feci
Forse è il sintomo meno a rischio di
sottovalutazione. A seconda dei casi, potrebbe indicare
la presenza di emorroidi, calcoli renali, un’ulcera, ma
anche malattie molto più serie. Meglio rivolgersi a un
medico, che potrebbe ritenere opportuno effettuare
una colonscopia o un’endoscopia per chiarire
meglio la situazione. E ricordate: anche tracce
microscopiche di sangue possono segnalare un
problema.
Malumore continuo
Può essere un periodo di stress, è vero. Ma
se fosse soltanto quello, dopo qualche giorno passerebbe tutto o quanto meno andrebbe meglio.
Ecco perché non si può escludere la depressione: si
presenta per periodi ininterrotti (anche due settimane
consecutive), fa perdere interesse per qualunque
cosa intorno a noi, rende antipatici e sgradevoli )ٕ