100% FITNESS MAGAZINE
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PEDIATRA
un mondo alternativo a quello delle
relazioni fisiche. Gli amici in rete sono
importanti tanto quanto quelli che si incontrano di persona per la costruzione
della propria identità, la sperimentazione
delle emozioni e la loro gestione, e spesso sono anche gli stessi. Il rischio invece
è quello di un eccessivo isolamento del
ragazzo, fino alla cancellazione dei rapporti reali con i coetanei, sostituiti da
legami esclusivamente virtuali. Internet,
offrendo ai suoi utenti un modo alternativo di comunicare, finisce per creare
un nuovo sistema sociale, con una vita
parallela alla realtà quotidiana. La differenza significativa tra le relazioni intrattenute via internet e quelle “normali” è
che la comunicazione è estremamente
informale e priva di inibizioni. Diventa
addirittura possibile vivere una nuova
identità, proiettarsi in un mondo irreale
dove tutto sembra possibile. Secondo
uno studio pubblicato sugli Archives of
Pediatrics and Adolescent Medicine da
esperti della Università di Chicago, diretti da Rosalina Richards, i teenagers che
stanno troppo di fronte a tv e i computer
sentirebbero meno il legame affettivo
verso genitori e amici. Inoltre, se internet
diventa un rifugio narcisistico ed autoreferenziale, come espressione di paura
della realtà e del confronto diretto, il rischio depressione è alto. Un altro rischio
della dipendenza dal web è l’insonnia.
Studi americani hanno individuato un
legame tra difficoltà a dormire e tempo
trascorso alla consolle. Dormire poco per
stare attaccati alla rete per tutta la notte,
peraltro, aumenta il rischio di sviluppare
malattie mentali, secondo una ricerca
australiana. Un altro pericolo dell’abuso
di internet è che spesso nel web viene
rilasciato un ampio numero di informazioni personali che rendono esposti gli
individui, per la facilità stessa con cui si
accede a tali reti, a malintenzionati. Se
di tale sistema sono già vittime gli adulti, è facile capire quanto siano a rischio
gli adolescenti. Questi rappresentano le
vittime ideali per i predatori sociali, i cui
scopi possono andare da innocue ricerche di marketing, al grooming, alla molestia sessuale, al ricatto e alla violenza.
Lo spirito di comunicazione proprio degli
adolescenti li spinge a diffondere in rete
informazioni personali che appartengono
alla propria privacy. Grazie all’anonimato della rete molti ragazzi omosessuali
condividono con sconosciuti i loro dubbi
interiori, adolescenti vittime di violenza
esternano i loro traumi, giovani con difficoltà relazionali riescono a instaurare
una rete di “amicizie”. Ma molto spesso
l’atteggiamento espansivo ed ingenuo
dell’adolescente lo porta fino anche a
rivelare il proprio vero nome, esporre la
propria foto e rendersi reperibile senza
nessuna prevenzione, facilitando l’adescamento da parte del molestatore on
line. Per non parlare delle forme di bulli-
smo che vengono esercitate dai coetanei
stessi grazie alla facilità con cui accedono
alle informazioni personali della vittima.
Ogni ragazzo che abbia nella propria
cameretta un pc, lasciato solo davanti
al monitor-finestra del mondo irreale di
internet, può cadere in trappola, allorchè
alla richiesta di foto, di incontri o di video, la narcisistica propensione dell’apparire abbia il sopravvento sulla razionale
esigenza della privacy. Per esempio assai
frequente, soprattutto tra i giovanissimi
(12-14 anni) è la pratica di postare fotografie e video, anche a carattere sessuale.
Lo scambio di immagini/ video personali
a contenuto sessuale sembra essere un
fenomeno abbastanza diffuso, così come
lo scambio di proprie immagini di nudo
al fine di ricevere regali come ricariche
e ricompense in denaro. Da un’indagine condotta di recente da Wolak et al
(2008) sulle caratteristiche dei “predatori on line” è stato evidenziato che la
maggior parte di coloro che commettono crimini a sfondo sessuale su internet
riguarda uomini adulti che utilizzano i
SN e i programmi IM per incontrare e
sedurre giovani adolescenti, cercando di
carpire informazioni riguardanti i loro interessi sul sesso.
INTERNET ADDICTION
DISORDER
La vasta diffusione di internet, ed in
particolare il boom dei social network,
sta generando una nuova patologia: ragazzi dipendenti al punto da rinunciare
alla loro vita reale per consumare interi giorni e notti accanto al computer
(“screenager”: adolescenti davanti a uno
schermo). La dipendenza pa