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e a volte gli mostro qualche immagine sul monitor del computer
montato sul riunito. “Se non fai il
bravo ti porto da Vittorio che ti fa
la siringa!”: non c’è niente di più
sbagliato che intimorire il bambino
con questa frase! In questo modo Il
Sanitario e la siringa vengono mostrati dai genitori come possibili punizioni mentre dovrebbero cercare
quanto più possibile di far apparire
l’Odontoiatra come un amico che
cercherà di aiutarlo a fargli passare il dolore, magari se necessario
anche con l’aiuto di un poco di
anestetico.
Ritengo fondamentale non tradire la fiducia del bambino: non
va ingannato o preso in giro; se
deve fare un’anestesia è sbagliato
dirgli che non ci sarà una siringa
nascondendogli l’ago che sarà poi
diabolicamente estratto nel momento adatto; al contrario bisognerà mostrare tutto ciò che servirà
per la cura spiegandogli l’interven-
to e mostrandogli gli strumenti nei
minimi particolari. Se si perde la
sua fiducia si perde tutto! Io parto
dal concetto di base che il bambino
ha ragione: chiunque di noi non è
felice di vedersi iniettare un ago in
bocca o sentirsi un trapano che gira
vorticosamente cacciando acqua,
immaginiamo un piccolo di pochi
anni.
Cerchiamo di portare i nostri bambini dallo specialista già intorno ai
quattro anni. Sarà utile verificare
lo stato generale della dentatura, il
livello di igiene orale e sarà possibile anche curare eventuali processi
cariosi. Sarà l’occasione per gestire un programma di prevenzione
con il fluoro ed eseguire eventuali
sigillature dei solchi, fattori basilari di un moderno programma di
prevenzione odontostomatologica.
Intorno ai 5-6 anni può essere
utile anche una visita dell’ortodontista che comincerà ad avere
un’idea di massima sull’allinea-
mento dei denti, sull’occlusione,
sulla situazione scheletrica, sul frenulo labiale.
Un altro fattore estremamente
importante che può influire in maniera decisiva sull’accettazione da
parte del bambino dell’ambiente
odontoiatrico è la modalità di accompagnamento.
Cerchiamo di evitare folle di
parenti e amici che lo accompagnano nello studio odontoiatrico tipo processione del Venerdì
Santo. L’ideale è avere al suo fianco
la mamma o il papà e basta!
Un ambiente sereno rappresenta
per il bambino un punto fondamentale per l’accettazione di una
serie di fattori che risulteranno importanti nella sua vita. Rappresenta
anche una sorta di investimento
da parte dei genitori; se si sbaglia
all’inizio potrà radicarsi in lui un
senso di avversione che resterà
a lungo con tutte le difficoltà e le
sgradevoli conseguenze.