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carezza si trasforma in un pizzicotto, un
bacio diventa un morso oppure il bambino
rovescia “casualmente” la culla del più
piccolo, gli fa del male con modalità che
non convincono completamente il genitore sulla sua buona fede), i cambiamenti
improvvisi nel rapporto con la mamma (il
bambino può mostrarsi insolitamente aggressivo verso di lei, ritenendola responsabile del disagio arrecatogli dalla presenza
del fratellino, o mostrare indifferenza ed
evitamento, non rivolgendole la parola e
ritirando il suo affetto). “Io non ti voglio
più bene” è il significato affettivo di questi
comportamenti di apparente distacco dal
genitore.
In altri casi si osservano regressioni : il
bambino assume temporaneamente comportamenti “da piccolo” bagnando nuovamente il letto, sporcandosi, chiedendo
di essere imboccato, parlando in modo
infantile, chiedendo nuovamente il biberon e il succhiotto, mostrando maggior
bisogno di coccole e carezze o di maggiori
attenzioni nel momento del sonno serale.
Con comportamenti aggressivi cerca di intromettersi costantemente nel dialogo del
genitore con l’altro figlio, interrompendo
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ad arte e con scuse evidenti i loro discorsi, oppure assumendo atteggiamenti da
“vicegenitore” senza che ciò gli sia stato
richiesto. Con la scusa di “fare il genitore”
rimprovera aspramente il fratello per ogni
inezia, addita con compiacimento i suoi
errori e non perde occasione per sottolineare le sue incapacità. Ma si osservano
anche comportamenti troppo premurosi:
la gelosia può essere negata accettando
in sé solo i sentimenti contrari a quelli
ispirati dalla stessa. Un eccesso di attenzione, cura, dedizione, le troppe premure
nei confronti del fratellino, rappresentano
spesso un tentativo di controllare i sentimenti ambivalenti o aggressivi trasformandoli nel loro opposto. In questo caso
il bambino si sforza di provare solo sentimenti accettabili, temendo l’erompere
di impulsi aggressivi molto più difficili da
gestire. I figli gelosi non di rado si lasciano andare a lamenti immotivati rimproverando i genitori di “fare differenze” nei
confronti del fratello. Quando i genitori
non riescono a contenere la gelosia del
bambino allora si può aiutarlo attraverso
la psicomotricità, rinforzando il bambino
e aiutandolo ad accettare ed elaborare le
sue paure.