cerca di un ideale di perfezione estetica,
che lo aiuti a superare il senso di inadeguatezza fisica e la bassa autostima,
può tradursi in ossessioni quali, oltre i
disturbi del comportamento alimentare, le più recentemente descritte “vigoressia” (ossessione per la forma fisica) e
“tanorexia“ (stato mentale compulsivo
caratterizzato dal desiderio di abbronzarsi sempre di più), o le pratiche di
manipolazione del corpo con tatuaggi,
piercing, fino al ricorso alla chirurgia
estetica.
I disturbi alimentari sono il prodotto
dell’impatto della società sulla vulnerabilità individuale: il rapporto distorto
col cibo come spia di disamore, solitudine e disagio sociale.
Il ruolo dei media
Tra i fattori incriminati nella diffusione
dei Dca ha particolare rilievo la proposizione attraverso i media di modelli
estetici e comportamenti alimentari
scorretti.
La Società italiana di medicina dell’adolescenza (Sima), nelle parole del suo
Presidente Silvano Bertelloni, ha denunciato che da anni si assiste al bombardamento dei minori con modelli che
esaltano la magrezza come espressione
di successo e di bellezza e questa esasperata enfatizzazione della linea e della
forma rischia di indurre, in uno status
psicologico particolarmente vulnerabile come quello degli adolescenti, comportamenti alimentari incongrui. Da
internet poi un nuovo pericolo: in Italia, secondo un’indagine Eurispes, sono
260 i siti web “pro-anoressia” che agganciano le ragazze insicure, insoddisfatte
del proprio corpo o che si sentono sole
utilizzando un linguaggio ammiccante,
rassicurante per propagandare il valore
della magrezza.
Da più parti si chiede la chiusura di questi siti, come è avvenuto in Francia.
I segnali di allarme nell’infanzia
Il professor Michele Campanelli, direttore del Centro italiano disturbi ali-
mentari psicogeni (Cidap), raccomanda
di prestare attenzione ai bambini con
scarsissimo appetito e interesse agli
alimenti e che preferiscono solo pochi
cibi, per lo più di gusto dolce per i quali
è in atto la cosiddetta alimentazione selettiva, che potrebbe essere un campanello d’allarme per l’anoressia. In pratica il cibo perde, per questi bambini, il
valore di nutrizione, la nutrizione a sua
volta perde i caratteri di un momento di
gioia e di piacere, ed acquista il ruolo di
strumento di ricatto, di contrattazione,
di sgradevole conflitto.
Trattamento sanitario
obbligatorio (Tso)
Roberto Ostuzzi, presidente della Sisdca (Società italiana per lo studio dei
disturbi del comportamento alimentare)ha recentemente ribadito a Roma
nella conferenza “Le cure