lifestyle
L’angolo della Casa
di Gianluca Terlizzi
Terlizzi lavanderie
E’ ORA DEL
CAMBIO DI STAGIONE
C
ari lettori, come sappiamo, in questo periodo
dell’anno ci troviamo ad affrontare un’operazione un po’ rompiscatole, ma fondamentale
affinchè si possa garantire la lunga vita dei vostri indumenti preferiti: stiamo parlando del
cambio di stagione.
Innanzitutto partiamo dal presupposto che un capo utilizzato
e riposto senza macchie NON è un capo pulito; questo perché
il nostro corpo, oltre al sudore, rilascia calore, che non è altro
che una condensa di acqua e sale. Questi due agenti, oltre alla
pioggia e all’umidità che è contenuta nell’ambiente circostante,
possono avere effetti micidiali e deleteri nel tempo per i tessuti. I principali danni che si possono riscontrare a causa di un
erronea manutenzione sono molteplici: perdita di colore e di
tono dell’indumento, distaccamento e bollatura delle teline
delle giacche e delle resine contenute in molti giubbotti oggi
in circolazione, ingiallimenti e muffa. Inoltre bisogna tenere
presente che macchie come acqua, vino bianco, spumante e
latte si ascugano velocemente senza lasciare traccia sul tessuto
ma, ahinoi, contengono batteriche fermentano col passare del
tempo e, nel caso che non vengano trattate adeguatamente, ci
riservano sgradite sorprese, ad esempio ingiallimenti e perdite
di colore post-lavaggio. Ecco una serie di condigli per effettuare
un corretto cambio di stagione.
Lavare sempre i capi prima di conservarli nell’armadio.
Svuotare armadio e cassetti e pulirli per bene dalla polvere.
Arieggiare i capi prima di riporli in armadio (mi raccomando
non esponeteli MAI al sole).
Gli indumenti in lana devono essere sempre conservati in cellophane per evitare che prendano polvere; cotone, lino e sintetici
devono essere riposti avvolti da un sacchetto in tessuto; se ciò
non è possibile, lasciateli senza alcun tipo di imballaggio (l’armadio è soggetto a sbalzi di temperatura ed è possibile che al
suo interno si sviluppi una condensa che sale dal basso, entra
nelle buste, e stagna sul tessuto macchiandolo
Pantaloni: sistemate quelli con la piega su grucce dotate di pinze, appendendoli per il fondo; quelli senza piega vanno piegati
in due e riposti sugli appositi appendini da pantalone.
Camice: per evitare che il colletto si schiacci, piegate accuratamente e impilate a croce quelle da uomo (sistemando il collo
una volta da un lato e una volta dall’altro). Le camice da donna
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vanno sempre appese.
Cravatte: presso i nostri punti vendita le cravatte vengono sempre consegnate cn un apposito involucro “appendi cravatte” che
garantisce la perfetta conservazione della stessa, altrimenti arrotolatele a chiocciola partendo dalla parte più sottile, lo stesso
vale per le cinte.
Maglioni: è consigliabile conservarli piegati accuratamente e
riposti su un ripiano orizzontale.
Cappotti: appenderli cercando di conservare la forma il più
possibile (soprattutto se pesanti). Noi consigliamo di imbottire
le spalle con carta velina o carta di giornale.
Cappelli e borse: riempirli di carta e riporli su ripiani orizzontali dopo averli inseriti in custodie.
Capi in pelle e capi soggetti a deformazione (elasticizzati): riporli sempre in posizione orizzontale.
Lenzuola e co