100% Fitness Mag - Anno IV Agosto 2010 | Page 30

L’angolo degli esperti Dottoressa Rosa De Martino PEDAGOGISTA LA SOLITUDINE DELLA SORDITA’ E’ trascorso un mese dall’ultimo articolo che ho dedicato a Voi lettori di 100% Fitness, mi sento in dovere di ringraziare il Sig. Daniele Fiorile che mi ha dato questa disponibilità di poter far parte del suo meraviglioso giornalino che ormai da tempo tutti conosciamo, intenso e molto utile a tutti noi con i suoi svariati articoli messi a disposizione da tanti miei colleghi che colgo l’occasione di salutare; ci siamo lasciati con l‘ultimo numero che avrei trattato un argomento molto sentito dalle persone con problematiche di sordità: la Solitudine, il peggiore compagno che si possa avere e che fa soffrire di una sottile ed immaginabile sofferenza, e che riesce a dimenticare solo quando sta con una persona amica che sa comprenderlo e parlargli, e quando si trova coi suoi fratelli del silenzio. Ebbene si, quante volte leggiamo relazioni scientifiche pubblicate sui giornali e sui rotocalchi, riguardanti i bambini nati sordi o divenuti tali nei primi anni d’età, i quali, con l’aiuto degli apparecchi acustici, hanno potuto recuperare l’udito magari parzialmente e frequentare quindi le scuole normali. Sarebbe tropo bello, se ciò fosse così facile! L’esperienza profondamente vissuta ci ha insegnato che è nocivo far frequentare ad un sordo, con dei residui uditivi, una scuola per i normali, perché si potrebbe sentire ancora più isolato e più triste. Sarebbe meglio che il sordo 30 | 100% Fitness Magazine o sordastro fosse istruito privatamente ed ambientato nella cerchia degli affetti familiari, certamente imparerebbe di più e con più profitto. Ma questo sistema fino a poco tempo addietro, era adottato per gli appartenenti a famiglie ricche, ed io vorrei: siccome viviamo in una società dove tutti i cittadini sono uguali e godono dei propri diritti, tutto ciò venisse abolito, e far sì che tutti coloro con problematiche uditive venissero assistiti allo stesso modo, ci riuscirò credetemi…l’importanza è avere Fede ed affidarsi a persone competenti e che abbiano un cuore grande da donare a chi ha bisogno. Comunque se questo sistema ha i suoi lati positivi finché il bambino è piccolo e sta bene in famiglia, presenta invece delle lacune nel rapporto con il prossimo. Infatti il sordo istruito privatamente non conosce il gesto (abbiamo parlato del gesto negli scorsi articoli), e che anche con i suoi simili si trova in disagio non riuscendo a comunicare. Conosco bene non pochi di questi esseri sordi o sordastri che hanno studiato privatamente che hanno occasione di intrattenermi con essi i quali, benché abbiano conseguito la laurea od ottenuti diplomi di vario genere, mi sono apparsi tristi e silenziosi e più di uno mi ha confidato di sentirsi isolato poiché la compagnia degli udenti è spesso pesante per la scarsa comunicabilità che ha con loro. E’ normale che sia così e non si devono creare delle illusioni che sempre finiscono per far soffrire di più. Oggi i sordi o i sordastri quando escono da una scuola appositamente creata per loro, si trovano in un mondo aperto, dove ci sono tante possibilità di vivere e lavorare secondo le loro attitudini. Questi minorati sensoriali potranno quindi partecipare alla vita sociale, come lo fanno i ciechi e gli invalidi civili nelle loro organizzazioni. La vita deve essere fonte di felicita’ e di serenita’ per tutti i minorati e quindi non bisogna isolarsi nella tristezza e nella solitudine ciascuno deve saper lottare per sentirsi migliore nella vita, senza provare tentennamenti o confronti, ma deve possedere fiducia in sé stesso H