SPORT & FITNESS
di Ernesto Lupacchio
Club Manager - Central Fitness Club 1, 2, 3
IL SORRISO
DEGLI OCCHI!!!
L’Africa che non puoi dimenticare…
A
vrei voluto mettermi in un angolo a
piangere; ho provato a farlo ma non
ci sono riuscito.
Nel Centro Nutrizionale del Programma DREAM (per la cura dell’AIDS in
Africa) della Comunità di Sant’Egidio di Matola, un paesino accanto a Maputo (la capitale del
Mozambico), sono iscritti 1200 bambini, ed ogni
giorno ne vengono a mangiare nel centro da 700
a 1000.
Vi assicuro che non c’era un solo angolo dove poter sfuggire, anche solo per un attimo, ad uno dei
700 o 1000, a secondo del giorno. Appena una di
quelle piccole creature ti vedeva appartato, correva da te, cercava il tuo sguardo, ti abbracciava
forte, si buttava (nel vero senso della parola) in
braccio, ti baciava dolcemente o energicamente;
per lui non contava la forza messa in quel gesto,
contava sentire il tuo affetto e sentire che eri lì
anche per lui.
E tu, non potevi più piangere…dovevi sorridere…dovevi sorridere come facevano tutti loro…
come fanno tutti loro, ogni giorno, tutti i giorni,
per tutta la vita…la loro breve vita!!!
La vita, in Mozambico, infatti è breve: molti
bambini muoiono subito dopo il parto, moltissimi durante il primo anno di vita e molti altri non
arrivano a 10/12 anni. In Africa si muore ancora
di fame e per tante malattie infettive…ed allora,
solo quando sei lì, ti rendi conto del valore della
vita. Ho sentito storie terribili che hanno segnato profondamente il mio cuore; ho visto bambini
orfani di 6/7 anni prendersi cura dei fratellini di 2
anni, portandoli con sé sulla schiena, avvolti in un
panno a modo marsupio (in Mozambico si chiama capulana). Mangiavano da soli e tornavano da
soli a casa…già a casa, ho visto anche quelle, le
loro case. Capanne di paglia senza energia elettrica ed acqua, le une vicine alle altre a formare
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piccoli ill
dei pi li villaggi fra gli alberi. Sono dimore che
mi sembra assurdo, tutt’ora, chiamare case, perché
non hanno nulla a che vedere con le abitazioni in
cui viviamo noi. Quei bambini, ogni giorno, percorrono chilometri a piedi per andare, dalla loro
capanna, a prendere l’acqua nel pozzo più vicino
o a cercare qualcosa da mangiare.
Mi ha colpito molto, tutto questo, ma più di ogni
altra cosa, la loro dignità e la loro incredibile
umanità.
Avevo comprato una borsetta con dei cioccolatini
per una bimba che avevo visto in una foto e di
cui avevo chiesto notizie. Appena arrivato lì non