ute & re
Sal sse
Bene
ALITOSI
Un problema anche
per chi ci è vicino.
di Vittorio Milanese
Odontoiatra
S
ono moltissime le persone che soff rono di alitosi, ma la maggior parte di
loro non lo sa. Spesso si rendono conto
di questo disturbo solo quando qualcuno decide che è arrivato il momento di farglielo notare, e
la cosa è alquanto imbarazzante. Questo perché non si può
sentire l’odore del proprio alito; il cervello evita di sentire il
proprio odore per distinguere meglio gli odori dell’ambiente
che ci circonda.
E’ bene comunque distinguere un’alitosi fisiologica da una
patologica.
L’emissione di odore sgradevole dal respiro (generalmente
dalla bocca ma a volte anche dal naso) al risveglio è una cosa
normale e non necessita di particolari accorgimenti. Infatti,
durante la notte, quando la produzione di saliva diminuisce
e i movimenti della bocca sono molto limitati, il processo di
decomposizione batterica, principale responsabile dell’alitosi, è ulteriormente potenziato.
Analogamente non c’è da preoccuparci dopo un pranzo o
una cena particolarmente ‘’saporiti’’. I cibi che consumiamo
giocano un ruolo fondamentale nel determinare l’odore del
nostro alito; infatti secondo l’ Associazione Dentisti Americana, gli odori della bocca continueranno fino a che il corpo
non avrà eliminato definitivamente quell’alimento. Ecco
quindi che l’aglio della bruschetta è assorbito nella circolazione sanguigna, viene trasferita nei polmoni e l’odore viene
espulso con l’alito. Gli alimenti “famosi” come l’aglio, le ci-
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polle ed il curry ci danno un alito cattivo perché contengono
i composti volatili dello zolfo.
In altri casi, l’alitosi può essere dovuta a periodi prolungati
di digiuno: questa condizione riduce anche la produzione di
saliva, un importante meccanismo di autodetersione della
bocca.
Se tuttavia l’alito cattivo è persistente e continuo le cause
potrebbero essere diverse (dentali e/o gengivali, digestive o
respiratorie).
QUALI SONO LE CAUSE?
La