100% Fitness Mag - Anno III Marzo 2009 | Page 13

FINO A CHE DISTANZA SI VEDE AD OCCHIO NUDO? Teoricamente, il limite della visione è infinito. In pratica, diversi fattori influenzano la distanza massima alla quale possiamo vedere un certo oggetto: in particolare, la sua luminosità (più brillante, più distante lo possiamo distinguere), il suo colore (il giallo è il colore cui il nostro occhio è più sensibile), il contrasto con lo sfondo (anche la luce di un fiammifero, in un luogo del tutto buio si vede a grande distanza). Sulla terra, il confine della nostra visione coincide con l’orizzonte, il cerchio ideale generato dalla curvatura terrestre. L’orizzonte è tanto più lontano quanto maggiore FEGATO DI MERLUZZO, L’OLIO DEL BUONUMORE In Gran Bretagna, in tempo di guerra, veniva distribuito ai minori di 5 anni, alle donne in gravidanza e a quelle che allattavano: per il suo alto contenuto di vitamina A e D, l’olio di fegato di merluzzo, ottenuto cuocendo al vapore il fegato di questi pesci, per poi pressarlo ed estrarne il prezioso liquido, era un rimedio molto in voga per mantenersi in salute. Gli scienziati norvegesi dell’università di Haukeland a Bergen hanno scoperto che un cucchiaio al giorno riduce del 30% la possibilità di ammalarsi di depressione. Tutto merito degli omega 3, gli acidi grassi di cui quest’olio è ricco. NEWS è l’altitudine del punto di osservazione. Per esempio, un uomo di altezza normale ha l’orizzonte posto a circa 4,8 km; da un’altezza di 10 m esso si sposta a 11,3 km e da una montagna alta 7.000 m è a 300 km, una distanza superiore, in realtà, a quando la trasparenza dell’atmosfera consenta di vedere. In assoluto però, l’oggetto più lontano che sia possibile scorgere a occhio nudo, in un cielo privo di inquinamento luminoso, è la galassia di Andromeda. Composta da circa 400 miliardi di stelle, si trova a 2,2 milioni di anni luce dalla Terra, cioè a quasi 21 miliardi di km! LE ITALIANE SONO LE PIU’ BELLE D’EUROPA Lo dicono i dati sull’obesità e il soprappeso elaborati da Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione Europea. Secondo quest’indagine, infatti, solo il 7,9% delle donne italiane soffre di obesità, guadagnando così l’ultimo posto in classifica, incalzate dalle austriache, dalle danesi e dalle francesi. Se prendiamo in considerazione il soprappeso però, le cugine d’Oltralpe ci battono di un soffio. Buone notiz