FINO A CHE DISTANZA SI VEDE AD OCCHIO NUDO?
Teoricamente, il limite della visione è infinito. In pratica, diversi fattori influenzano la distanza massima alla quale
possiamo vedere un certo oggetto: in particolare, la sua
luminosità (più brillante, più distante lo possiamo distinguere), il suo colore (il giallo è il colore cui il nostro occhio è
più sensibile), il contrasto con lo sfondo (anche la luce di
un fiammifero, in un luogo del tutto buio si vede a grande
distanza). Sulla terra, il confine della nostra visione coincide
con l’orizzonte, il cerchio ideale generato dalla curvatura
terrestre. L’orizzonte è tanto più lontano quanto maggiore
FEGATO DI MERLUZZO,
L’OLIO DEL
BUONUMORE
In Gran Bretagna, in tempo
di guerra, veniva distribuito ai
minori di 5 anni, alle donne in
gravidanza e a quelle che allattavano: per il suo alto contenuto
di vitamina A e D, l’olio di fegato
di merluzzo, ottenuto cuocendo
al vapore il fegato di questi pesci,
per poi pressarlo ed estrarne il
prezioso liquido, era un rimedio
molto in voga per mantenersi in
salute. Gli scienziati norvegesi
dell’università di Haukeland
a Bergen hanno scoperto che
un cucchiaio al giorno riduce
del 30% la possibilità di ammalarsi di depressione. Tutto
merito degli omega 3, gli acidi
grassi di cui quest’olio è ricco.
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è l’altitudine del punto di osservazione. Per esempio, un
uomo di altezza normale ha l’orizzonte posto a circa 4,8
km; da un’altezza di 10 m esso si sposta a 11,3 km e da una
montagna alta 7.000 m è a 300 km, una distanza superiore,
in realtà, a quando la trasparenza dell’atmosfera consenta di
vedere. In assoluto però, l’oggetto più lontano che sia
possibile scorgere a occhio nudo, in un cielo privo di
inquinamento luminoso, è la galassia di Andromeda.
Composta da circa 400 miliardi di stelle, si trova a 2,2 milioni di anni luce dalla Terra, cioè a quasi 21 miliardi di km!
LE ITALIANE SONO LE PIU’ BELLE
D’EUROPA
Lo dicono i dati sull’obesità e il soprappeso elaborati da Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione Europea.
Secondo quest’indagine, infatti, solo il 7,9% delle donne
italiane soffre di obesità, guadagnando così l’ultimo posto
in classifica, incalzate dalle austriache, dalle danesi e dalle
francesi. Se prendiamo in considerazione il soprappeso
però, le cugine d’Oltralpe ci battono di un soffio. Buone
notiz