100% Fitness Mag - Anno III Luglio 2009 | Page 52

IETA’ SOC di Paolo e Vincenzo IL SOLLEVATORE INCANTATO SECONDO RACCONTO INCANTATO P roseguendo nelle singolari descrizioni sulle meravigliose storie che il nostro taumaturgo ebbe poi nel tempo a sperimentare e raccontare parleremo di quando volle regalarsi come secondo desiderio un ausilio molto utile quanto complesso denominato l’alzapersone, naturalmente fece ricorso alla famosa bacchetta magica poiché solo tramite essa poteva avere facoltà di realizzare i suoi desideri, è in sintonia con quanto abbiamo già descritto nel primo racconto con l’intervento di quel comitato speciale capeggiato dagli Dei dove il taumaturgo acquisì la piena fiducia rilasciatagli. Questa insolita macchina consisteva in una struttura di ferro composta da una base mobile con rotelline piroettanti, mentre nella parte superiore vi era collegato un braccio meccanico con sopra installato un bilancino con quattro agganci, la quale vi era predisposto un sistema per l’installaggio di un’imbracatura intessutagli con alghe marine da tutte quelle creature che popolavano l’immenso oceano, e che fu donata al nostro amico il giorno del suo 52 100% Fitness Magazine compleanno. Ricollegandoci alla prima storia fantastica sulla carrozzina magica, dove si descriveva come il protagonista era costretto a vivere su una sedia a rotelle ma con dignità e molta fantasia (doti queste che gli rendeva la vita più piacevole e interessante) il nuovo attrezzo oltre ad assolvere una funzione indispensabile per le operazioni di igiene personale era adeguato per altre funzioni, infatti ogni qualvolta il taumaturgo voleva inoltrarsi nell’olimpo per assaporarle le sue bellezze, l’alzapersone gli dava la possibilità di accedere in quei luoghi poiché con il suo braccio meccanico poteva sollevarlo molto in alto fino a varcare le soglie dell’universo. In una di quelle particolari trasferte fece conoscenza d’alcuni filosofi dell’antica grecia dialogava e dissertava con quei pensatori e gli faceva presente come nella città dove lui viveva le difficoltà erano tante a causa delle barriere architettoniche, a tale proposito in una di quelle conversazioni il filosofo Seneca ebbe a confortato, poiché, lo informò che nell’antica città di Sparta esistevano gli scivoli dove una persona su carrozzella (all’epoca forse vi erano delle carrozzelle rudimentali) pote- va facilmente deambulare. Per molti anni il nostro taumaturgo aveva annoverato nella sua esperienza tantissimi viaggi in ogni latitudine del mondo per la passione di conoscere popoli e culture, ma un bel giorno si domandò se era possibile sondare come uno speleologo le viscere della terra, naturalmente era realizzabile il suo desiderio, poiché niente era impossibile tramite il suo sollevatore incantato, come infatti quella strana macchina allungò il suo braccio d’acciaio e con l’aiuto di 4 lumachine che prontamente lo imbracarono cominciò la discesa in quel misterioso e affascinante mondo sotterraneo. Ad attenderlo all’ingresso di quelle grotte vi era una spiritosa guida turistica d’origini lappone conoscitrice delle bellezze del sottosuolo terrestre e che avrebbe condotto il taumaturgo sul percorso da fare. Era quasi un gioco attraversare quegli anfratti, il ministero per le questioni sotterranee aveva creato delle stradine adatte per le persone con difficoltà motore H