100% Fitness Mag - Anno III Gennaio 2009 | Page 30

S alute & Benessere di Aniello Clemente Umanista MENS SANA MENS SANA IN CORPORE SANO Fides, spes, charitas: tria haec! Maior autem horum: Charitas! C he ironia della sorte: mentre ci scambiamo ancora parole di augurio e di pace, poco lontano da noi i morti si contano a centinaia. Mentre con cura riponiamo l’albero e le sue mille luci sfavillanti, esseri indegni di chiamarsi uomini tolgono la vita ad una disabile. E quel che più mi fa rabbia è che lei sta correndo incontro al Padre implorando il loro perdono. Ormai la morte non ci sorride più beffarda: troppo indaffarata a raccogliere corpi inermi sui cigli delle strade, nei burroni, lungo le strade, fuori dalle discoteche, nei cantieri di lavoro... Ed impreca, pensando a quando il suo lavoro era molto meno oneroso perché, per lo più, si moriva di vecchiaia! Ormai siamo assuefatti alle cattive notizie, e, quel che è peggio, siamo diventati così apatici da pensare di non poter cambiare questo stato di cose, ma io credo che non sia così e la convinzione mi è venuta riponendo nel suo scatolo il mio piccolo presepio. È vero che la centralità di tutto è la capanna ed il miracolo della Natività, ma chi rende il tutto animato, coreografico, piacevole allo sguardo? Senza essere miscredente, chi sono i personaggi del presepio? “I Pastori”. Sì, proprio loro. Il dormiente, lo stralunato, la pastorella, lo zampognaro, il suonatore di flauto, il portatore d’acqua, il bovaro, il mugnaio, tutti coloro che presi singolarmente non son degni di nota per la loro povertà, insieme formano la sinfonia che canta la lode al Bambino. Dopo che gli angeli li avevano 30 100% Fitness Magazine avvertiti dell’e t raccolsero le l dell’evento, poche masserizie, spinsero le greggi, per mettersi in cammino verso Betlemme. L’evangelista Luca scrive: «andarono senza indugio» (Lc 2,16). I poveri non hanno nulla che li trattenga. Partono senza guardare indietro (ciò che chiederà il Maestro). Il loro cammino viene guidato da una stella, ma soprattutto il cammino viene orientato dalla fede, i pastori ancora non lo sanno ma sono i primi discepoli del Signore. E lo saranno per la loro fede che si manifesta con pochi verbi. La fede è prima di tutto un “andare verso”. È un “trovare” e un “vedere”. Essi non sono andati alla ricerca di una verità astratta, ma hanno incontrato una Persona, viva. Nell’innocuo, fragile segno di quell’inerme Bambino hanno accolto il Signore della pace. Ma la fede, per essere vera, è ancora un “riferire” l’esperienza vissuta, la gioia dell’incontro. Nel loro cuore c’era l’attesa di un avvenimento che li avrebbe resi ricchi per sempre. Saranno i pri ZHH\