100% Fitness Mag - Anno III Febbraio 2009 | Page 29

S VIRUS BATTERI PARASSITI Rotavirus 30-60 % Adenovirus di tipo enterico 5-10 % Campylobacter jejuni 10-20 % Salmonella enteritidis 15-40 % E. Coli 15 % Cryptosporidium 10 % Giardia lamblia 3% Le indagini di laboratorio ella maggior parte dei casi di gastroenterite acuta non sono necessarie indagini di laboratorio. E’ infatti raro riscontrare alterazioni degli elettroliti e di altri parametri: si tratta prevalentemente di alterazioni modeste e scarsamente significative, che si correggono spontaneamente dopo la somministrazione di un’adeguata quantità di una soluzione orale reidratante. Nella reidratazione per via orale non è necessario il dosaggio degli elettroliti, sì invece se si ricorre invece alla reidratazione per via endovenosa. La coprocoltura è indicata solo in caso di: diarrea mucoematica; severa e prolungata diarrea “sine causa”; storia suggestiva di ingestione di alimenti sospetti; storia recente di viaggi in paesi a rischio; paziente nei primi mesi di vita o immunocompromesso, con febbre alta e/o condizioni generali cattive; nel corso di epidemie. N La terapia l cardine del trattamento dei bambini con gastroenterite è l’idratazione, per via endovenosa, naso-gastrica o orale. La terapia reidratante per via orale, mediante somministrazione di soluzioni glucosaline, assunte in piccole dosi e con elevata frequenza, viene considerata oggi come il principale presidio terapeutico per la diarrea acuta; infatti rispetto alla terapia endovenosa è più semplice e sicura nel correggere la disidratazione e l’acidosi, meno dolorosa e costosa, comporta un minor numero di complicanze, una significativa riduzione della durata della ospedalizzazione, ed è associata ad una percentuale di insuccessi molto bassa. Storicamente, il trattamento della gastroenterite acuta includeva un periodo di digiuno superiore anche alle 24 ore, e una dieta rigorosamente “in bianco”, il che oggi viene considerato del tutto inappropriato: è dimostrato che la rialimentazione precoce riduce il rischio di alterazioni della permeabilità intestinale causata da infezioni, non causa un peggioramento della diarrea,