100% Fitness Mag - Anno III Febbraio 2009 | Page 17

S anche essere lenta e senza vistosi aumenti di volume. Se il piccolo viene attaccato presto e allattato a richiesta, il latte arriva nella stragrande maggioranza dei casi; soltanto il due per cento delle mamme non riesce ad allattare. Non è esclusivamente l’aspetto nutrizionale, per quanto importante, a rendere fondamentale questa pratica. Ogni mamma che l’ha provato lo sa: allattare scatena una cascata reciproca, in entrambi, di sollecitazioni sensoriali e percettive stimolate dal contatto fisico, dal calore della pelle, dall’odore. Tutto ciò consente un rapporto e una sintonia senza pari nelle relazioni umane. Non è soltanto il latte, quindi, la chiave per interpretare gli effetti dell’allattamento al seno. Il cibo, in un contesto come questo, si carica di un’intensità emotiva enorme, perché oltre ad alimentare il corpo è nutrimento per la mente e per la relazione. I vantaggi dell’allattamento per il bambino sono ormai stati dimostrati in centinaia di studi scientifici. Per esempio, sappiamo che riduce l’incidenza e la durata delle gastroenteriti, disturbi in genere virali che colpiscono molti neonati, e protegge dalle infezioni delle vie respiratorie, risparmiando ai piccoli problemi come raff reddori e tosse, non gravi ma fastidiosi. Figli più intelligenti madri protette Inoltre riduce il rischio di sviluppare allergie da adulti, anche se su questo punto non ci sono certezze assolute. Diminuisce la probabilità di diabete, di tipo 1 e 2, e di obesità nella vita adulta. Migliora lo sviluppo intestinale e riduce il rischio di occlusioni. Ci sono infine diverse evidenze secondo cui i bambini allattati al seno vanno incontro a migliore sviluppo psicomotorio. Da tempo gli esperti dibattono se, e in che modo, il latte possa influire sull’intelligenza e sulle capacità cognitive del bambino. Alcune ricerche hanno dimostrato che i bimbi allattati, una volta diventati adulti, hanno un quoziente intellettivo superiore rispetto a quelli nutriti con il biberon. Non si sa ancora se questo sia vero e, nel caso lo fosse, su quale meccanismo si basi. C’è chi sostiene che il merito sia degli acidi grassi contenuti nel latte che, dal metabolismo del neonato, vengono trasformati in acido docosaesaenoico e acido arachidonico, due sostanze potenzialmente in grado di favorire lo sviluppo dei neuroni. Altri ricercatori invece sostengono che, più che il latte in sé, sono l’accudimento, il contatto fisico con la mamma e le coccole a potenziare le facoltà cognitive. È stato infatti dimostrato che le prime cure materne stimolano nel bambino la produzione di recettori per i glucocorticoidi sulla superficie dei neuroni, rendendogli così più facile, da adulto, resistere allo stress e all’affaticamento mentale. Non mancano nemmeno le ricadute positive per la madre. Se l’allattamento inizia subito, facilita la ripresa dalle fatiche del parto e anche l’utero ritorna più velocemente nella sua condizione di prima della gravidanza, riducendo così il rischio di emorragie. Allattare, oltre a prevenire alcune forme di tumore, significa anche favorire il ritorno al peso forma della madre, e le neomamme sanno quanto questo sia importante per il loro equilibrio psicofisico. Per non fargli mancare niente Mentre si allatta, le abitudini di vita della mamma sono molto importanti, soprattutto quelle che riguardano l’alimentazione. Va curato con estrema attenzione ciò che si mette nel piatto perché la qualità del latte è influenzata direttamente dal tipo e dalla quantità di nutrienti assunti. Per esempio, il fabbisogno calorico e quello di vitamine e minerali, in questo periodo, è più alto rispetto alla gravidanza. Gli esperti consigliano una dieta variata ed equilibrata, comprensiva di tutta la gamma dei principi nutritivi. Spesso però, l’ali- alute & Benessere FARMACIA mentazione odierna, anche se correttamente bilanciata, non sostiene i reali fabbisogni di entrambi perché nei processi di preparazione degli alimenti, soprattutto durante la raffinazione, molti fattori nutritivi vengono persi. Inoltre, va considerato che tutti i cibi ricchi di vitamine e minerali, soprattutto le verdure, possono subire no ѕٽ