S
ratteristiche antropometriche. “L’esito di questo confronto - spiega
Maugeri - ci dice che lo scheletro dei nostri figli si sta indebolendo,
perché a scuola e a casa nessuno insegna loro come ci si alimenta e
come si deve vivere per tener lontana l’osteoporosi”.
A rischio sono anche i maschi, non solo le donne come tradizional-
non va confusa con un sintomo comunissimo nei soggetti ansiosi (che
non a caso pensano erroneamente
di essere cardiopatici) e che consiste nel c.d. “Sospiro ansioso”, cioè
dalla necessità avvertita di praticare
un atto respiratorio più profondo e
prolungato, per lo più al culmine di
una crisi d’ansia.
L’affanno vero invece ha una genesi multifattoriale, in cui la parte
predominante è data dall’aumento
dei fluidi interstiziali (contenuti
cioè nella parte di sostegno e non
respiratoria del polmone) o all’interno degli alveoli polmonari, che,
attivando degli appositi recettori
(detti J iuxtacapillari), innescano un meccanismo per il quale la
respirazione diventa più rapida e
superficiale e l’ accresciuta rigidità
polmonare induce un aumenbto del
lavoro respiratorio e la percezione
di dispnea. Negli scompensi avanzati può essere presente una alterata regolazione centrale (del sistema
nervoso) del respiro con comparsa
alute & Benessere
CARDIOLOGIA
mente si ritiene per l’osteoporosi. Lo confermano le cifre: per fratture di femore, dopo un
anno, muoiono il 18% delle donne, ma oltre
il 30% degli uomini, cioè quasi il doppio, nonostante la inferiore percentuale di fratture
(30%) degli uomini rispetto alle donne.
Per la prevenzione sono di fondamentale importanza fin dall’infanzia: l’attività fisica, che
sollecita il metabolismo dell’osso con stimoli
meccanici, e una dieta ricca di calcio (latte,
formaggi, salumi, uova) e vitamina D, grazie
alla cui presenza il calcio viene assorbito ed
utilizzato. La vitamina D si ottiene con l’introduzione di alimenti (ne è particolarmente
ricco il pesce azzurro), e attraverso l’esposizione alla luce solare. Uno stile di vita sano e corretto non permetterà all’osteoporosi, questo
nemico silenzioso, di “rubarci” le ossa.
di APNEE notturne o del c.d. Respiro periodico di Cheyne-Stokes,
evento quanto mai grave e di solito
terminale.
Paradossalmente la comparsa di
uno scompenso destro o l’aggravarsi di una importante insufficienza della valvola atrio-ventricolare
destra (Tricuspide), può indurre
una diminuzione della dispnea per
riduzione delle pressioni venose
polmonari. Naturalmente non tutte le dispnee sono da scompenso
cardiaco, essendo molto frequenti
in tutti i tipi di Broncopneumopatia cronica, negli obesi ed in alcune
situazioni particolari come l’anemia
grave e alcuni scompensi metabolici: la moderna tecnica di laboratorio ci ha consegnato un esame di
sangue, semplice e capace di discriminare le forme cardiache da quelle
respiratorie (o non cardiache); tale
esame è il dosaggio del BNP, cioè
del Brain Natriuretic Peptyde, un
Neuro-Ormone il cui abnorme aumento è diagnostico di Scompenso
Cardiaco.
Un tipo particolare di dispnea è l’
Ortopnea, cioè la dispnea correlata alla posizione del paziente, che
compare quando questi è supino ed
è dovuta ad un aumentato ritorno
venoso dalle estremità e dal circolo viscerale (splancnico), capace
di determinare un aumento della
pressione venosa polmonare e di
quella idrostatica capillare: uno dei
segni precoci è la TOSSE notturna,
stizzosa.
La diagnosi differenziale va posta
con altre cause di tosse notturna
(ad es. quella indotta da Reflusso
gastro-esofageo) e con altre cause
di peggioramento della respirazione in posizione supina, ad es. nei
grandi obesi e nei versamenti ascitici imponenti.
La Dispnea Parossistica Notturna è
una forma particolare di Ortopnea
che si verifica di solito dopo 1-3
ore dal coricarsi, in modo brusco e
repentino, con impellente necessità
di alzarsi e respirare aria fresca da
una finestra aperta : il meccanismo
anche qui è l’aumento del ritorno
venoso che però si verifica (per vari
motivi che non sto ad elencare) repentinamente, inducendo edema
alveolare.
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