100% Fitness Mag - Anno III Aprile 2009 | Page 31

S nel loro percorso di scoperta della sessualità”, ha osservato Vincenzo Gentile, presidente della Sia. “In generale sono giovani spesso ansiosi ed insicuri, frustrati, disincantati ed annoiati e anche la loro sfera sessuale ne risente, tant’e’ che sono in aumento proprio tra i giovani maschi, problemi quali l’eiaculazione precoce e la disfunzione erettile. Il 19% delle ragazze ha il primo rapporto sessuale gia’ a 14anni ed il sesso e’ associato all’amore per il 78% di loro, percentuale che tende a diminuire con il crescere dell’età”. C’e’ poco interesse verso la prevenzione delle infezioni sessuali e altrettanto poco attenzione sulla contraccezione: negli ultimi anni e’ aumentato il numero di aborti nella fascia di eta’ 15-19 e molte ragazze sono convinte di non poter utilizzare contemporaneamente pillola e preservativo. Tra i maschi, il 45% ha il primo rapporto sessuale a 18 anni e le fantasie sono spesso legate alle icone femminili proposte da cinema e tv. Per il 68% dei maschi di 14 anni meglio una notte con Pamela Anderson piuttosto che con la propria fidanzata; a 18 anni la percentuale scende al 46%. Solo il 34% dei ragazzi di 14 anni reputa il sesso strettamente connesso al sentimento. Il preservativo e’ utilizzato da un ragazzo su tre. Altre informazioni sul mondo degli adolescenti di oggi ci vengono dallo psicologo Federico Bianchi di Catelbianco, che nella sua interessante relazione al 15esimo Congresso Nazionale della Societa’ Italiana di Medicina dell’Adolescenza, tenutosi a Rende (Cs) dal 23 al 25 settembre 2008, ha spiegato che la vera rivoluzione di questi anni è Internet, dove grazie a chat, webcam video e foto, gli adolescenti sperimentano una sessualità esasperata e trasgressiva, ma protetta e isolata in quanto virtuale e quindi “finta”. La contraccezione Di contraccezione in Italia se ne fa poca, tendenza ancora più evidente nelle giovanissime, dove il 30% sfida la sorte non adoperando alcuna precauzione, e ricorrendo molto spesso al contraccettivo d’emergenza. E’ un vero e proprio boom infatti quello registrato dalla pillola del giorno dopo in Italia, con un consumo cresciuto del 60% in 7 anni, in particolare fra le adolescenti, che nel 2006 hanno rappresentato il 55% delle acquirenti(dati del decimo congresso della Società europea di Contraccezione, Praga, 2 maggio 2008). Le cifre parlano da sole: se nel 2006 ne sono state vendute 320mila confezioni, nel 2007 si è arrivati a quota 370mila, con una media di oltre 1000 al giorno – ha commentato Emilio Arisi, presidente della Società medica italiana per la contraccezione. Ma se la contraccezione d’emergenza riscuote successo, lo stesso non può dirsi per gli altri metodi contraccettivi, per cui l’Italia detiene uno degli ultimi posti in Europa. Il 53% degli italiani infatti non li vuole utilizzare, il 38% non li conosce e il 9% li adopera in modo errato. D’altro canto, con i metodi contraccettivi naturali una coppia su quattro rischia una gravidanza indesiderata, ricorda Alessandra Graziottin, direttrice del Centro di ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele Resnati di Milano. ‘’Calcolare i bioritmi della donna oggi è sempre più difficile - aggiunge Giovanni Monni, presidente dei ginecologi e ostetrici ospedalieri (Aogoi)