100% Fitness Mag - Anno II Ottobre 2008 | Page 49

a livello dei cingoli scapolare e pelvico che si inclinano, ruotano sotto l’effetto delle sollecitazioni asimmetriche proteggendo cosi la colonna vertebrale; nel momento in cui la cintura scapolare e pelvica non riescono ad assolvere alla loro funzione di tampone, ecco comparire gli atteggiamenti scoliotici e le varie sindromi algico posturali. Lo studio della postura nel ciclismo assume caratteri peculiari, in quanto nella dinamica della pedalata ciascuna articolazione e segmento scheletrico coinvolti ricoprono uno specifico compito che si differenzia nettamente da quelli ricoperti nella maggior parte dei movimenti sportivi. L’azione dell’apparato locomotore, infatti, è tutta orientata a trasmettere energia alla bicicletta con modalità assai diverse rispetto a quelle utilizzate ad esempio, nell’eseguire un passo di corsa, un salto o un lancio. L’azione è ciclica e ripetitiva, in quanto il mezzo perfettamente simmetrico, costringe ad eseguire movimenti caratterizzati dal ripetersi di medesime traiettorie ed escursioni articolari. Un’attenta valutazione principalmente a carico dell’apparato masticatorio a differenza degli altri recettori, evidenzia spesso: deviazioni della mandibola verso un lato, disfunzione occlusale congenita o acquisita nel tempo per cattive riabilitazioni protesiche e/o ortodontiche. In questi casi, ovviamente, lavorando sul piano masticatorio si possono ottenere risultati sorprendenti sia sul piano clinico che prestativo. Quest’ultimo aspetto non può essere sottaciuto in quanto il riequilibrio funzionale delle catene cinetiche non può che migliorare la capacità dell’atleta di esprimere potenza sui pedali. Valutando la postura di un atleta, non possiamo non controllare la funzione cranio-mandibolare anche perché, in quanto esistono efficaci sistemi di valutazione che applicati alla Kinesiologia Applicata consentono di ottimizzare al meglio la performance individuale dell’atleta; ovviamente, anche se si osserva con maggiore frequenza la disfunzione mandibolare questa non deve essere mai isolata ma, inserita in un contesto globale insieme agli altri recettori posturali come il piede, occhio, sistema vestibolare. Inoltre di volta in volta, vanno attentamente considerati i vantaggi e gli svantaggi che le terapie comportano in funzione di ogni singolo individuo e delle caratteristiche del suo impegno sportivo. di Francesca Spinelli Ostetrica Perché il tampone vaginale a termine di gravidanza? Tra la 34° e la 37° settimana di gestazione il ginecologo effettua sulla gestante un esame di screening volto a definire la presenza o assenza di batteri che presenti in vagina possono ledere il feto al momento del suo passaggio attraverso il canale del parto: questo semplice esame è il tampone vaginale. In particolare la ricerca è diretta verso la diagnosi di infezione da STREPTOCOCCO β EMOLITICO, che è una delle principali cause di morbilità e mortalità neonatale. L’incidenza di infezi