100% Fitness Mag - Anno II Ottobre 2008 | Page 46

S alute & Benessere MEMORIA RICORDATI di RICORDARE di Mariarosaria D’Esposito Logopedista S i può pensare alla Memoria a Breve Termine (MBT) come ad una sorta di lavagna da cui le informazioni, annotate temporaneamente, vengono cancellate o inviate alla Memoria a Lungo Termine (MLT). Leggi la lista di numeri, ripetila subito dopo e verifica quante unità hai ricordato. 5 0 7 4 3 6 2 8 9 1 Puoi avere così una sommaria valutazione della capacità contenitiva della tua MBT. Mediamente questo serbatoio mnemonico riesce a registrare da 5 a 9 unità. Lo scarso interesse che può suscitare la lettura di una lista di numeri, non ne consentirà il passaggio alla MLB. La MBT rappresenta la capacità mnestica che ha la funzione di immagazzinare informazioni solo per pochi secondi (ad esempio il tempo che intercorre tra la lettura di un numero telefonico e il digitarlo sulla tastiera). In realtà, le potenzialità della MBT sono nettamente superiori se si ricorre a strategie di memorizzazione. Rappresenta, inoltre, un passaggio indispensabile, insieme alla memoria sensoriale, affinché l’informazione venga inviata alla MLT e si realizzi così l’apprendimento. La MLT è considerata come un patrimonio formidabile e stabile di informazioni che ha capacità illimitate e che contiene informazioni anche per tutta la vita. Al suo interno si distinguono numerosi “tipi di memoria”: - Memoria semantica: rappresenta la conoscenza generale di tutto ciò che è nozionistico e non personale (ad esempio che i dinosauri abitavano la terra). - Memoria episodica: conserva, invece, informazioni personali (ad esempio i particolari del film che ho visto ieri al cinema.) 46 100% Fitness Magazine - Memoria procedurale: riguarda l’apprendimento di capacità operative (ad esempio giocare a tennis o guidare la macchina.) - Memoria prospettica: riguarda il “ricordare di ricordarsi” (ad esempio di dover imbucare una lettera o di dover passare in banca.) - Memoria autobiografica: riguarda il ricordo della vita passata. Le patologie neurologiche si accompagnano spesso a disturbi mnestici. Si riscontrano elevate percentuali nei traumatizzati cranici, nelle malattie croniche degenerative e nelle sindromi demenziali. Nella valutazione della memoria vengono utilizzati test specifici volti a determinare quante e quali funzioni mnestiche sono deteriorate, quante conservate o compromesse in misura minore. L’approccio terapeutico, pertanto, risulterà estremamente diverso in relazione alla tipologia e alla gravità. Generalmente, in presenza di estese compromissioni, il paziente può confidare unicamente nelle cosiddette “strategie esterne”; si tratta di particolari tecniche che sollecitano la rievocazione di