100% Fitness Mag - Anno II Ottobre 2008 | Page 15

PERCHÉ LE PERSONE MANCINE SONO UNA MINORANZA? Non esistono dei criteri scientifici per stabilire quale sia il normale uso delle mani, ma è vero che la maggior parte degli esseri umani, dal 70 al 95%, utilizza preferenzialmente la mano destra per effettuare operazioni in cui la forza o la precisione sono indispensabili. Ciò che è certo è che non si tratta di un carattere ereditato geneticamente, ma piuttosto influenzato da meccanismi sociali e culturali (nelle scuole elementari si insegna a scrivere con la destra, e molti oggetti di uso comune sono progettati per essere utilizzati con la sola mano destra). Infatti tra i nostri parenti più prossimi, le scimmie, la cui società è sicuramente meno strutturata della nostra, la scelta della mano da usare per i lavori manuali è individuale, non coinvolge l’intera comunità. Alcuni studiosi hanno cercato le origini del fenomeno nella vita intrauterina, quando si verifica la laterizzazione del cervello, cioè quando si distinguono gli emisferi cerebrali. Già a metà del XIX secolo era stato identificato nell’emisfero sinistro il centro nervoso responsabile dell’abilità di comunicare e comprendere il linguaggio parlato; data la controlateralità del controllo nervoso del nostro corpo, si pensò che l’uso della mano destra fosse in qualche modo correlata a questa funzione. Ma, circa un secolo dopo, si dimostrò che la maggior parte dei mancini hanno la stessa specializzazione nell’emisfero sinistro. La questione rimane quindi aperta, ed è probabile che la risposta vada cercata nella storia evolutiva dell’uomo, dopo la sua emancipazione dalla condizione di scimmione. PERCHÉ IL PEPERONCINO E LE SPEZIE PICCANTI PROVOCANO UNA SENSAZIONE DI CALORE? PERCHÉ QUANDO CI GUARDIAMO ALLO SPECCHIO LA DESTRA E LA SINISTRA SI INVERTONO MA L’ALTO E IL BASSO NO? Perché la sinistra e la destra non si invertono in realtà! È solo un’illusione creata dal fatto che siamo noi ad essere simmetrici fra destra e sinistra (cioè le nostre due parti, destra e sinistra, sono speculari) e tendiamo a confondere la nostra immagine riflessa con la nostra figura, che sembra riflettersi “girata”. Ma se ci pensate bene, quando ad esempio alziamo la mano destra, anche nello specchio si alza la (nostra) mano a destra. L’illusione non avviene nel caso dell’alto e del basso perché - per fortuna - non siamo simmetrici lungo quest’asse e i nostri piedi non assomigliano affatto alla nostra testa. Il “mondo attraverso lo specchio” è invertito invece - sorpresa delle sorprese - lungo l’asse perpendicolare alla sua superficie; provate infatti a puntare frontalmente contro lo specchio una matita: da che parte è diretta la punta? L’immagine riflessa è effettivamente invertita, perché la matita reale punta verso l’interno dello specchio, mentre quella riflessa è diretta verso l’esterno. Si tratta di un fenomeno ben noto a fisici e chimici, che prende il nome di “inversione della chiralità”. Quando si mangia un piatto piccante, come le penne all’arrabbiata o il chili di carne, inevitabilmente si prova una sensazione di calore accompagnata da aumento della sudorazione e arrossamento del viso e delle orecchie. Ma se la reazione è questa, come mai nei paesi caldi, come il Sud America se ne fa largo uso? Si tratta di un modo per trarre in inganno il nostro cervello, facendogli credere che nel nostro corpo sia divampato un “incendio”. I principi attivi contenuti nelle spezie piccanti, come la capsacina del peperoncino, stimolano due tipi di recettori presenti nella nostra bocca. In primo luogo eccitano le fibre nervose del dolore che di norma percepiscono temperature estreme, intensi stimoli meccanici, come punture e tagli e il contatto con alcune sostanze chimiche. Ma ciò non basta per far capire al cervello cosa sta succedendo. Allora la capsacina stimola anche dei recettori specifici per il calore, in modo che il cervello riceva due informazioni: c’è uno stimolo intenso, è uno stimolo di calore. A questo punto si scatena la sensazione di calore che implica una serie di reazioni tese a spegnere “l’incendio” che secondo il nostro cervello si sta verificando, quindi sudorazione, vasodilatazione e rallentamento del flusso sanguigno. Quindi la vampata di calore immediata è una sensazione temporanea che il nostro cervello si preoccupa di placare rapidamente, tentando tutti gli espedienti possibili per far abbassare la temperatura corporea. Anche il mentolo agisce in questo modo, ma invece di stimolare i recettori del calore eccita quelli del freddo, dandoci un’immediata sensazione di fresco. 100% Fitness Magazine 15