100% Fitness Mag - Anno II Marzo 2008 | Page 57

I fattori che possono concorrere all’ictus sono fondamentalmente l’aterosclerosi, l’ipertensione, il diabete, l’ipercolesterolemia, il fumo, l’obesità, la vite sedentaria e lo stress. Una corretta prevenzione dell’ictus cerebrovascolare richiede l’esecuzione dell’ecodoppler dei tonchi sovraortici, a ciò va associato una corretta valutazione vascolare. I pazienti con placche carotidee devono evitare i fattori di rischio quali l’ipertensione arteriosa, il diabete, tassi elevati di colesterolo e trigliceridi, il fumo di tabacco, dimagrire se c’è soprappeso, seguire una dieta equilibrata, praticare moto, camminare per almeno un’ora al giorno, se non vi è possibile camminare in strada acquistate un tapis roulant e utilizzatelo per almeno un’ora al giorno. colpo di frusta e traumi cronici ripetitivi per posture errate e posizioni anomali di testa e collo. Molte persone hanno una postura in flessione del collo, come conseguenza di lavori sedentari e di scarsa attività sportiva. Ciò crea una iperlordosi del rachide cervicale alto e una ipolordosi di quello basso. Ne consegue un alterato equilibrio della testa sul collo, uno squilibrio muscolare dovuto ad una rigidità costrittiva dei muscoli estensori del collo, con una relativa debolezza dei flessori profondi del collo. La cause delle cervicalgie sono multiple e plurifattoriali, cito alcuni casi non esaustivi: • Trauma • Contrattura e problemi articolari • Sindrome posturale • Strabismo • Stress (aumenta il tono di base, di conseguenza le sollecitazioni articolari) • Squilibrio dell’occlusione A causa delle molteplici origini possibili, la cura dei dolori cervicali deve essere necessariamente multidisciplinare. Salute & Benessere La di Mariarosaria D’Esposito Logopedista dislessia N ella pratica clinica si osservano frequentemente bambini normalmente sviluppati ed intelligenti che fino all’ingresso in scuola elementare non hanno mostrato alcun deficit e che, invece, nel corso del primo ciclo di scuola manifestano difficoltà circa la lettura e la scrittura. Si tratta di bambini adeguati all’età e normodotati, non portatori di deficit sensoriali dell’udito e della vista. Hanno, in genere, scrittura illeggibile con numerosi caratteristici errori; la lettura si presenta lenta, stentata e difficile la comprensione del testo. Tali difficoltà possono essere varie e di diversa entità. Le capacità coinvolte nell’apprendimento della letto-scrittura hanno ritmi di maturazione variabili e personali. Sarà, dunque, soprattutto l’evoluzione nel tempo di tali difficoltà, la loro tendenza a diminuire o a stabilizzarsi, a decidere della loro specificità o meno. Scrittura e lettura rappresentano processi fortemente legati alla maturazione del soggetto. Scrivere una parola significa tradurre una serie di suoni (ossia una stimolazione acustica ordinata nel tempo) in una serie di segni grafici (attività motoria ordinata nello spazio), stabilendo una corrispondenza tra suono e segno. Analoga