100% Fitness Mag - Anno II Marzo 2008 | Page 43

Salute & Benessere fascia di età attorno ai 18 anni. Se questa situazione dovesse perdurare, nei prossimi 20 anni assisteremo a un’inversione della prevalenza globale del fumo nei due sessi. Del resto l’aumento del fumo nelle donne ha già manifestato i donn suoi effetti nefasti: infatti mentre la mortalità del tumore del polmortalit mone in Eu Europa è in diminuzione tra gli uomini, tra le donne di età uom inferiore a 55 anni è in aumento. Smettere d fumare ha un sicuro di effetto positivo sulla salute, molto posi evidente ne tumori: dopo 10 anni nei di astinenza dal fumo il rischio di astinenz 50% rispetto ai fumatori. Innegabile è anche l’effetto sulle malattie respiratorie. L’astensione dal fumo comporta benefici concreti sulla riduzione della polmonite, che risulta più frequente e più grave nei fumatori. Smettere di fumare riduce anche le ricadute asmatiche. Infine, un’ultima notazione relativa ai costi: smettere di fumare costa meno che fumare. E’ stato calcolato che in Italia un fumatore spende dai 50 ai 120 euro al mese per acquistare le sigarette, e ne fuma in media 13,6 al giorno. L’età a cui si inizia a fumare è 17,7 anni, tumore del polmone si riduce del 50-70%; per le neoplasie del cavo orale e dell’esofago la riduzione del rischio è del 50% dopo cinque anni di astinenza, mentre per la vescica il rischio scende del 50% a distanza di alcuni anni. Il rischio di cardiopatia ischemica si riduce del 50% dopo solo 1-2 anni di astinenza, il rischio di ictus ritorna al valore di chi non ha mai fumato dopo 5-15 anni, mentre gli ex fumatori presentano un rischio di arteriopatia periferica inferiore del più bassa per l’uomo (17 anni), più elevata tra le donne (18,9 anni). Il costo medio delle terapie per smettere di fumare è di circa 100 euro al mese, una spesa che comunque è limitata a un periodo ristretto di tempo: 2-3 mesi. Ottenuto il risultato, il beneficio economico, oltre che sociale, è immediato e duraturo. Il fumo è davvero un piacere? Tra le molte ragioni che inducono a indulgere nel fumo, al di là della dipendenza causata dalla nicotina c’è il valore simbolico attribuito alla sigaretta: “fonte di piacere”. Ne siamo proprio sicuri? Nelle sigarette più godute, aspirate lentamente e gustate fino in fondo (dopo pranzo o cena, sdraiati sul divano a sentire musica, dopo il caffè…), il fumo che si accompagna al ritmo del respiro da un lato amplifica in tutto il corpo le sensazioni di soddisfazione e benessere, dall’altro permette, attraverso le profonde espirazioni, di diffondere attorno a noi l‘atmosfera particolare creata dalla nuvola di fumo, che ci fa sentire isolati e protetti in uno spazio tutto nostro. Possiamo ottenere lo stesso effetto inalando un’essenza naturale o un profumo che ci piace particolarmente, annusandolo su un fazzoletto o direttamente dalla boccetta oppure diffondendolo in un brucia-profumi nell’ambiente in cui ci troviamo. L’olfatto insieme al gusto, tra gli altri sensi, sono infatti quelli che maggiormente si “perdono” nei fumatori. Tanto è vero che i grandi cuochi e i sommelier