100% Fitness Mag - Anno II Marzo 2008 | Page 36

alute & & Benessere SaluteBenessere di Rosario Lotito Musicoterapeuta - Socio F.I.M. Musica e comunicazione non verbale. C ontinuiamo il discorso sulla comunicazione questo mese e quello successivo ci occuperemo della comunicazione non verbale, argomento molto interessante visto che circa il 70% (avete letto bene) della comunicazione passa sul non verbale. Entro il termine di “comunicazione non verbale”, oggi chiamata anche “ comunicazione extra-linguistica”,è compreso un insieme alquanto eterogeneo di processi comunicativi, che vanno dalle qualità paralinguistiche della voce, alla mimica facciale, ai gesti, allo sguardo, alla prossemica, per giungere fino alla postura, all’abbigliamento e al trucco. La voce manifesta e trasmette numerose componenti di significato oltre alle parole. È impossibile pronunciare una parola qualsiasi senza una maggiore o 36 100% Fitness Magazine minore partecipazione e senza una qualche indicazione di interesse. Nell’atto di pronunciare una parola, assieme agli elementi linguistici sono associati gli aspetti prosodici dell’intonazione e quelli paralinguistici del tono, del ritmo e dell’intensità dell’eloquio. La sintesi degli aspetti vocali verbali (la pronuncia di una parola o di una frase,il vocabolario, la grammatica, il profilo prosodico e la prominenza) e degli aspetti vocali non verbali (la qualità della voce di un individuo, intesa come una impronta vocalica, che ci consente di riconoscere con facilità una voce familiare in mezzo a molte altre) costituisce l’atto fonopoietico. Esso fa riferimento al canale vocale uditivo che richiede una quantità minima di energia fisica,consente la trasmissione e al ricezione dei segnali a distanza (anche in assenza di visione), è caratterizzato da rapida evanescenza e assicura un feedback completo. Infatti possiamo udirci come ci odono gli altri, mentre non possiamo vederci come ci vedono gli altri. La voce va intesa come una sostanza fonica, composta da una serie di fenomeni e processi vocali. Fra di essi ricordiamo i principali a) i riflessi (come lo starnuto, la tosse, il russare,lo sbadiglio), i caratterizzatori vocali (come il riso, il pianto il singhiozzo),e le vocalizzazioni (i suoni vocalizzati come mhm, ah, eh, che costituiscono le cosiddette pause piene); b) le caratteristiche extralinguistiche intese