100% Fitness Mag - Anno II Marzo 2008 | Page 32

alute & & Benessere SaluteBenessere di Daniele Venturosi Senza memoria non potremmo vivere: immagazzinare informazioni serve per imparare, ma anche a ragionare e agire. Ricordati questa T utti gli animali hanno una caratteristica in comune: possiedono, più o meno sviluppata , la capacità di memorizzare informazioni. La comparsa di una memoria efficiente, dice Alberto Oliviero, docente di psicobiologia all’Università di Roma La Sapienza e autore di numerosi libri sull’argomento, è stato un notevole vantaggio evolutivo: è grazie alla memoria che un animale ricorda aspetti positivi e negativi dell’ambiente, la presenza di cibi buoni o di sostanze dannose, di corsi d’acqua o di predatori. Insomma, si impara solo se le esperienze restano in memoria. La rete che si fa e si disfa. Il meccanismo biologico alla base della formazione dei ricordi è lo stesso in tutte le specie: gli stimoli che provengono dall’ambiente esterno modificano le connessioni (chiamate sinapsi) tra le cellule del cervello (i neuroni) creando nuove strade per gli impulsi nervosi. Il modo in cui poi queste connessioni si organiz- 32 100% Fitness Magazine zano in ricordi può essere descritto in diversi modi. Se si prende come riferimento il tipo di informazione che viene immagazzinata si distingue tra una memoria detta “dichiarativa” (o esplicita), che riguarda le informazioni che si possono comunicare e richiamare consciamente, e una memoria detta “procedurale” (o implicita) che conserva invece le informazioni relative a comportamenti automatici. E’ questo tipo di memoria che utilizziamo quando parliamo o andiamo in bicicletta. Le informazioni che conserva sono talmente importanti che vengono memorizzate con particolare efficacia. Un esempio: le persone con problemi di memoria sono spesso ancora in grado di suonare lo strumento che avevano studiato prima che i problemi comparissero. La memoria dichiarativa può essere ulteriormente suddivisa in una memoria semantica e una memoria episodica. La prima conserva le nostre conoscenze sul mondo esterno e ci permette di associare un significato alle informazioni che ci arrivano dai nostri sensi. E’ questo tipo di memoria che ci fa associare un nome al numero che è comparso sul display del nostro telefonino o che ci fa riconoscere un gatto. La memoria episodica, invece, conserva il ricordo di informazioni relative a eventi particolari, come la scena di un film. Gli episodi immagazzinati in questo tipo di memoria, e che sono avvenuti davvero, fanno parte della memoria autobiografia. Lunga e breve. Questa suddivisione si può applicare ai ricordi già formati ma non spiega il modo in cui i ricordi nascono. Da questo punto di vista è più utile un altro tipo di suddivisione, basato sul tempo in cui il ricordo rimane inalterato: memorie a lungo, a breve, e a brevissimo termine. Nell’ultimo tipo (detta anche memoria sensoriale) vengono temporaneamente depositate le in-