PERCHÈ?
PERCHÈ I PRODOTTI “LIGHT” SONO PIU’
COSTOSI DEGLI ANALOGHI NORMALI?
Light significa leggero. Ma gli alimenti contrassegnati da questa dicitura non sono
“leggeri” in assoluto, ossia a zero calorie. I cibi light, dai formaggi alle caramelle, dal burro
alla birra agli yogurt, vengono però prodotti con un contenuto di sostanze nutritive più basso
degli analoghi tradizionali. Generalmente viene diminuito il tenore di grassi, zuccheri o
alcol, mediante l’utilizzo di particolari tecnologie produttive. High-tech. Proprio per
questo i cibi light sono mediamente più cosotosi degli altri. L’eliminazione del grasso,
per esempio, richiede l’aggiunta di fibre o di amidi particolari, per preservare la struttura
del prodotto e di additivi, per assicurarne la conservabilità. Oltre a questo, servono
ingredienti in grado di compensare il gusto delle sostanze che sono state eliminate.
Infine vi sono i costi della ricerca, indispensabile per studiare questo tipo di prodotti, e quelli
dei controlli cui questi prodotti sono sottoposti per garantirne la qualità.
PERCHE’ LE FECI
HANNO UN CATTIVO
ODORE?
Le feci sono costituite da residui
alimentari, fibre vegetali non
digeribili, cellule intestinali di
sfaldamento, batteri e acqua.
I batteri da soli ne costituiscono
circa il 50% e sono loro i
responsabili del caratteristico odore
sgradevole e acre, dovuto alla
trasformazione e decomposizione
del cibo nell’intestino crasso.
L’esame delle feci è importante nello
studio delle condizioni di salute di un
paziente.
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PERCHE’ ALCUNE PERSONE
FANNO FATICA A DORMIRE FUORI CASA?
In realtà sarebbe corretto dire che tutti
dormono male quando si trovano in
un luogo diverso dalla propria camera
da letto: studi scientifici condotti su
persone dopo che hanno trascorso la
notte in albergo dimostrano infatti che
dormire in un ambiente diverso
da quello al quale si è abituati
provoca un sonno più leggero,
che si interrompe spesso.
Fuori dal proprio habitat, il tempo
necessario per addormentarsi in
genere si allunga e, anche se si
ha l’impressione di aver dormito
profondamente, si sperimentano
una serie di microrisvegli di cui non si
conserva ricordo.
Questa sorta di stato di allerta sembra
avere lo scopo di consentire un
risveglio pronto e la fuga in caso di
pericolo: ciò accade per gli animali,
quando ci si trova in un ambiente poco
conosciuto, e quindi potenzialmente
ostile, non si riesce ad abbandonarsi al
sonno profondo tipico invece dei luoghi
percepiti come sicuri.