Salute & Benessere
di Giuliana Apreda
Psicologa-Psicoterapeuta della famiglia
Gli adolescenti omosessuali
e i loro genitori:
come gestire la rivelazione del proprio orientamento sessuale
P
er i giovani omosessuali è considerato molto benefico, dal punto di
vista psicologico, rivelare il proprio
orientamento sessuale e vivere alla
luce del sole.
I genitori, però, tendono a reagire con emozioni violenti, delusione e vergogna quando
vengono a sapere dell’orientamento omosessuale del figlio o della figlia. La rivelazione
spesso provoca una dolorosa crisi familiare
che può generare l’allontanamento di alcuni
membri della famiglia.
E’ opportuno iniziare una terapia familiare
che può guidare la famiglia a superare le fasi
iniziali della crisi. Il terapeuta familiare ha il
delicato compito di individuare e distinguere
i bisogni emotivi degli omosessuali e dei loro
genitori.
Ai genitori devono essere fornite informazioni accurate sugli stili di vita degli omosessuali ai ragazzi invece deve essere offerto
appoggio per aff rontare le reazioni negative
dei loro genitori. I membri della famiglia,
inoltre, devono essere stimolati a mantenere,
dopo la rivelazione della omosessualità, una
comunicazione che non sia combattiva, anche
se i contatti inizialmente possono essere brevi
e superficiali. E’ possibile attraverso un lavoro
terapeutico con tutta la famiglia mantenere o
ricostruire le relazioni familiari e guidare la
famiglia verso una risoluzione positiva della
crisi.
Un figlio o una figlia che rivelano la propria
omosessualità scuotono violentemente il sistema familiare, sia a livello individuale che
interpersonale.
I disaccordi che ne conseguono dovrebbero
essere gestiti dai membri della famiglia in
modo oggettivo con il fine di negoziare e raggiungere dei compromessi senza permettere
alle emozioni di avere la meglio. E’ importante sostenere l’indipendenza di ogni persona
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