SOCIETA’
EMOZIONIAMOCI:
RAGIONEREMO MEGLIO.
Ad affermarlo è uno dei
più eminenti scienziati che
studiano il cervello.
E’ grazie alle emozioni,
infatti, che siamo creature
sociali, in grado di vivere
con gli altri.
S
nobbate per secoli, le
emozioni sono state
riabilitate dagli scienziati in tempi molto
recenti.
Le emozioni hanno una cattiva
reputazione. Sono ritenute un residuo irrazionale del comportamento animale, quasi non fossero
degne della razionale ed evoluta
mente umana. Questa convinzione è sbagliata. Le emozioni
sono fondamentali per il funzionamento di una mente normale,
e indispensabili per una mente
“sociale”.
Le emozioni sono tutt’altro che
irragionevoli, hanno anzi ragione
intrinseca. Rispondono a un determinato problema con soluzioni automatiche, preconfezionate,
e in molti casi si tratta di risposte perfettamente razionali. E’ il
caso della paura di fronte a una
minaccia, o dell’avvicinamento
di fronte a un’opportunità. Ma
le risposte automatiche, non importa quanto perfette siano, non
possono essere adatte per tutte le
situazioni.
E’ in questi casi che entrano in
gioco il ragionamento e la ponderazione, allo scopo di personalizzare le risposte ad ogni tipo
circostanza. In poche parole: le
emozioni sono gli strumenti più
antichi e automatici dell’agire razionale. Qualche volta funzionano bene, altre volte no. Agli esseri
umani, comunque, servono sia la
ragione che le emozioni, perché
questi due aspetti dell’attività cerebrale sono complementari.
Alla domanda se è possibile localizzare nel cervello un centro
delle emozioni o più esatto dire
che il cervello emotivo è diffuso
in più zone, rispondo che non
c’è un vero e proprio centro delle
emozioni, allo stesso modo in cui
non c’è un unico centro per il linguaggio o per la memoria.
Ci sono più aree che cooperano nel percepire un’emozione,
nell’eseguirla e nel prenderne
coscienza.
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