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PRURITO, GRATTARSI
DA DIPENDENZA.
Lo sanno tutti: quando si sente prurito
grattarsi dà sollievo. Adesso un gruppo
di ricercatori dell’Università della North
Caroline, ha dimostrato che si tratta di un
vero e proprio piacere, in quanto con i
grattini si riduce l’attivtà di zone del cervello
associate ad emozioni spiacevoli. La stessa
ricerca, però, ha dimostrato che grattandosi
si accendono anche le parti della mente che
regolano le dipendenze e i comportamenti
compulsavi.
TROPPI CHEWING GUM
FANNO MALE?
Masticare tanti chewing gum con
dolcificanti, in particolare sorbitolo, può
esporre a rischi di salute anche seri, come
dolori allo stomaco e forme importanti
di diarrea. L’allarme arriva dalla Germania, più
precisamente da uno studio pubblicato sul British medical
journal, che ha esaminato i casi di 2 persone che si sono
sentite male dopo aver masticato per mesi 20gomme al
giorno. Ma si difendono i produttori, sulle confezioni c’è
scritto chiaramente che non bisogna esagerare, se non si
vuole andare incontro a spiacevoli effetti lassativi.
A PROPOSITO DI CECI
Contengono per 100g di prodotto secco 316 cal.,
proteine 20,9 g, carboidrati 46,9 g, grassi 5 g, fibre
13,6 g.
Sono fra i legumi più favoriti e, dopo la soia, sono i più ricchi di grassi,
ovviamente insaturi (il 6%, contro l’1-2,5 degli altri legumi), dunque
sono particolarmente morbidi ma anche più ingrassanti. Contengono
vitamine (C e B) e Sali minerali preziosi. In particolare calcio (100g
forniscono circa un decimo del fabbisogno quotidiano), potassio,
fero, zinco. Essendo ricchi di potassio, sono indicati per
chi fa attività fisica. Specie se consumati prima dell’attività,
forniscono la benzina giusta per lo sforzo fisico e salvaguardano i
muscoli proteggendoli da eventuali crampi.
L’ABITUDINE È AL CENTRO
DELLE SCELTE DEGLI ITALIANI
IN FATTO DI ALIMENTAZIONE.
Il dato emerge dal convegno “Alimentazione
& Salute 2007 - Mangiare bene per
vivere meglio” organizzato dal quotidiano
LaRepubblica. Secondo l’indagine il 75,1%
degli italiani non si distacca dalle proprie
abitudini nel compiere le scelte di acquisto.
L’analisi è stata compiuta sulla base di
un’indagine campionaria condotta da Format e
presentata oggi a Roma. Ai primi posti sulla scala dei valori dei consumatori
italiani si colloca la ricerca del benessere (54,5%), il gusto (54,4%) e il
piacere (44,2%). Soltanto il 25,4% degli intervistati ha dichiarato di affidare le proprie
scelte di acquisto alla semplice e naturale necessità di nutrizione.
POCHISSIMO CAFFE’ SE SIETE IN DOLCE ATTESA.
Quattro tazzine di caffè al giorno, che contengono 300mg di caffeina, sono decisamente
troppe per le donne incinte. Uno studio pubblicato sull’Ameican journal dimostrano che già
200 mg di caffeina al giorno aumentano il rischio di aborto spontaneo, perché il feto non è
in grado di metabolizzarla. Da limitare anche tè. Cioccolato e bevande a base di cola.
DIETA: ECCO PERCHÈ
ADORIAMO I DOLCI
In due parole, è colpa di un
ormone, la dopamina, che
è alla base del motivo per
cui adoriamo i dolci, i cibi
ricchi di grassi e, ahinoi,
i carboidrati. Una preferenza
che, salvo rare eccezioni, interessa
tutto il genere umano, a livello
istintuale. Il motivo dunque è presto
spiegato: dipende da una pulsione
alla sopravvivenza che, spiegano i
ricercatori della Duke University (Usa)
di essere attratti da “cibi appetitosi
come carboidrati o grassi, ma anche le
immagini di tipo sessuale”. In questo
modo, l’uomo accumula riserve di
calorie indispensabili alla vita in caso
di penuria di cibo, e - nel caso della
attrazione sessuale - si garantisce una
progenInsomma, tornando al cibo
il “gusto” del mangiare determinati
alimenti non dipende da quanto siano
attraenti al gusto, all’olfatto e alla
vista, ma dall’ormone della dopamina,
che diffonde nel cervello sensazioni
di benessere ogni qualvolta facciamo
incetta di calorie, garantendoci la
sopravvivenza.