100% Fitness Mag - Anno II Aprile 2008 | Page 13

NEWS CENTOPERCENTO > SCOPERTE > SCIENZA > ALIMENTAZIONE > SALUTE > CURIOSITA’ PRURITO, GRATTARSI DA DIPENDENZA. Lo sanno tutti: quando si sente prurito grattarsi dà sollievo. Adesso un gruppo di ricercatori dell’Università della North Caroline, ha dimostrato che si tratta di un vero e proprio piacere, in quanto con i grattini si riduce l’attivtà di zone del cervello associate ad emozioni spiacevoli. La stessa ricerca, però, ha dimostrato che grattandosi si accendono anche le parti della mente che regolano le dipendenze e i comportamenti compulsavi. TROPPI CHEWING GUM FANNO MALE? Masticare tanti chewing gum con dolcificanti, in particolare sorbitolo, può esporre a rischi di salute anche seri, come dolori allo stomaco e forme importanti di diarrea. L’allarme arriva dalla Germania, più precisamente da uno studio pubblicato sul British medical journal, che ha esaminato i casi di 2 persone che si sono sentite male dopo aver masticato per mesi 20gomme al giorno. Ma si difendono i produttori, sulle confezioni c’è scritto chiaramente che non bisogna esagerare, se non si vuole andare incontro a spiacevoli effetti lassativi. A PROPOSITO DI CECI Contengono per 100g di prodotto secco 316 cal., proteine 20,9 g, carboidrati 46,9 g, grassi 5 g, fibre 13,6 g. Sono fra i legumi più favoriti e, dopo la soia, sono i più ricchi di grassi, ovviamente insaturi (il 6%, contro l’1-2,5 degli altri legumi), dunque sono particolarmente morbidi ma anche più ingrassanti. Contengono vitamine (C e B) e Sali minerali preziosi. In particolare calcio (100g forniscono circa un decimo del fabbisogno quotidiano), potassio, fero, zinco. Essendo ricchi di potassio, sono indicati per chi fa attività fisica. Specie se consumati prima dell’attività, forniscono la benzina giusta per lo sforzo fisico e salvaguardano i muscoli proteggendoli da eventuali crampi. L’ABITUDINE È AL CENTRO DELLE SCELTE DEGLI ITALIANI IN FATTO DI ALIMENTAZIONE. Il dato emerge dal convegno “Alimentazione & Salute 2007 - Mangiare bene per vivere meglio” organizzato dal quotidiano LaRepubblica. Secondo l’indagine il 75,1% degli italiani non si distacca dalle proprie abitudini nel compiere le scelte di acquisto. L’analisi è stata compiuta sulla base di un’indagine campionaria condotta da Format e presentata oggi a Roma. Ai primi posti sulla scala dei valori dei consumatori italiani si colloca la ricerca del benessere (54,5%), il gusto (54,4%) e il piacere (44,2%). Soltanto il 25,4% degli intervistati ha dichiarato di affidare le proprie scelte di acquisto alla semplice e naturale necessità di nutrizione. POCHISSIMO CAFFE’ SE SIETE IN DOLCE ATTESA. Quattro tazzine di caffè al giorno, che contengono 300mg di caffeina, sono decisamente troppe per le donne incinte. Uno studio pubblicato sull’Ameican journal dimostrano che già 200 mg di caffeina al giorno aumentano il rischio di aborto spontaneo, perché il feto non è in grado di metabolizzarla. Da limitare anche tè. Cioccolato e bevande a base di cola. DIETA: ECCO PERCHÈ ADORIAMO I DOLCI In due parole, è colpa di un ormone, la dopamina, che è alla base del motivo per cui adoriamo i dolci, i cibi ricchi di grassi e, ahinoi, i carboidrati. Una preferenza che, salvo rare eccezioni, interessa tutto il genere umano, a livello istintuale. Il motivo dunque è presto spiegato: dipende da una pulsione alla sopravvivenza che, spiegano i ricercatori della Duke University (Usa) di essere attratti da “cibi appetitosi come carboidrati o grassi, ma anche le immagini di tipo sessuale”. In questo modo, l’uomo accumula riserve di calorie indispensabili alla vita in caso di penuria di cibo, e - nel caso della attrazione sessuale - si garantisce una progenInsomma, tornando al cibo il “gusto” del mangiare determinati alimenti non dipende da quanto siano attraenti al gusto, all’olfatto e alla vista, ma dall’ormone della dopamina, che diffonde nel cervello sensazioni di benessere ogni qualvolta facciamo incetta di calorie, garantendoci la sopravvivenza.