VOGLIO LA PLAY STATION
I videogiochi non sono dannosi, a patto però che siano
usati nel modo giusto. Soprattutto dai bambini. Dipende
dall’età e dal tempo che passano a giocarci. I genitori devono regolamentarne l’uso e controllarne i contenuti.
Vanno usati per non più di un’ora al giorno, ma solo dai 6
anni in poi, e non devono riempire tutta la loco vita extra
scolastica. Ecco perché: quando è piccolo meglio evitare il
bimbo apprende per gradi, prima guarda, poi ascolta, poi
parla, quindi inizia a leggere… cosi facendo impara a muoversi con logica. I videogiochi, invece, si basano sulla simultaneità, richiedono di svolgere più operazioni contemporaneamente e questo intralcia lo sviluppo del pensiero logico.
Impoveriscono immaginazione e creatività, non spingono
i ragazzi ad inventare qualcosa di nuovo, a trovare delle
alternative personali: vengono semplicemente investiti da
immagini precostituite. Il consiglio: indirizzali verso giochi
in grado di stimolare la loro fantasia come le costruzioni, il
pongo o il disegno. E non dimenticare l’importanza della
lettura. Creano eccitazione e non favoriscono le amicizie.
I videogiochi sono un ottimo antidoto contro la noia: assorbono completamente il giocatore e creano in lui una grande
eccitazione. Purtroppo questa viene solamente interiorizzata, non è condivisa coi compagni, né tanto meno scaricata
a livello fisico.
Il consiglio: controlla che i videogame con i quali giocano
siano adatti alla loro età (ce ne sono alcuni piuttosto violenti) e ricorda che per crescere bene hanno bisogno di fare
sport e di socializzare.
Ma un lato positivo c’è, tutti questi stimolano la prontezza
dei riflessi, la velocità e la destrezza manuale, cose che possono rivelarsi molto utili nell’era sempre più tecnologica in
cui viviamo
STOMACO IN FIAMME,
POLMONI PROTETTI
RIFATTI LA BOCCA
CON UN’ARANCIA
Non tutti i mali vengono per
nuocere. Uno studio pubblicato sulla rivista Archivies of
Internal Medicine mostra che
l’helicobacter pylori, il batterio
responsabile dell’ulcera gastrica,
potrebbe ridurre il rischio di sviluppare asma e allergie.
In particolare, questo batterio
potenzierebbe le risposte
del sistema immunitario, evitando che quest’ultimo aggredisca agenti esterni innocui, come
pollini o polveri: ciò