100% Fitness Mag - Anno II Agosto 2008 | Page 7

VOGLIO LA PLAY STATION I videogiochi non sono dannosi, a patto però che siano usati nel modo giusto. Soprattutto dai bambini. Dipende dall’età e dal tempo che passano a giocarci. I genitori devono regolamentarne l’uso e controllarne i contenuti. Vanno usati per non più di un’ora al giorno, ma solo dai 6 anni in poi, e non devono riempire tutta la loco vita extra scolastica. Ecco perché: quando è piccolo meglio evitare il bimbo apprende per gradi, prima guarda, poi ascolta, poi parla, quindi inizia a leggere… cosi facendo impara a muoversi con logica. I videogiochi, invece, si basano sulla simultaneità, richiedono di svolgere più operazioni contemporaneamente e questo intralcia lo sviluppo del pensiero logico. Impoveriscono immaginazione e creatività, non spingono i ragazzi ad inventare qualcosa di nuovo, a trovare delle alternative personali: vengono semplicemente investiti da immagini precostituite. Il consiglio: indirizzali verso giochi in grado di stimolare la loro fantasia come le costruzioni, il pongo o il disegno. E non dimenticare l’importanza della lettura. Creano eccitazione e non favoriscono le amicizie. I videogiochi sono un ottimo antidoto contro la noia: assorbono completamente il giocatore e creano in lui una grande eccitazione. Purtroppo questa viene solamente interiorizzata, non è condivisa coi compagni, né tanto meno scaricata a livello fisico. Il consiglio: controlla che i videogame con i quali giocano siano adatti alla loro età (ce ne sono alcuni piuttosto violenti) e ricorda che per crescere bene hanno bisogno di fare sport e di socializzare. Ma un lato positivo c’è, tutti questi stimolano la prontezza dei riflessi, la velocità e la destrezza manuale, cose che possono rivelarsi molto utili nell’era sempre più tecnologica in cui viviamo STOMACO IN FIAMME, POLMONI PROTETTI RIFATTI LA BOCCA CON UN’ARANCIA Non tutti i mali vengono per nuocere. Uno studio pubblicato sulla rivista Archivies of Internal Medicine mostra che l’helicobacter pylori, il batterio responsabile dell’ulcera gastrica, potrebbe ridurre il rischio di sviluppare asma e allergie. In particolare, questo batterio potenzierebbe le risposte del sistema immunitario, evitando che quest’ultimo aggredisca agenti esterni innocui, come pollini o polveri: ciò