100% Fitness Mag - Anno II Agosto 2008 | Page 65

SPORT & FITNESS sultato, i primi erano molto più soggetti a infarto dei secondi. “Oggi si è scoperto che alcune cellule del corpo umano, chiamate natural killer sono presenti in misura maggiore nel corpo delle persone allenate. Si tratta di cellule in grado di uccidere quelle che degenerano verso formazioni tumorali” spiega Arcelli. Per arricchire il corpo di questi killer naturali dei tumori è però fondamentale praticare un’attività fisica regolare, e non tanto intensa. Una corsa al mese,infatti, non servirebbe, anzi: diminuirebbe la quota di natural killer in circolo, senza dare il tempo all’organismo di abituarsi, producendone in misura superiore al normale. DIMMI COME BRUCI… Per capire quale sia l’allenamento più adatto, occorre conoscere il funzionamento del cosiddetto “metabolismo energetico”. Il corpo umano usa l’Atp (adenosintrifosfato) come carburante per la contrazione dei muscoli: questa molecola può essere prodotta in modo “alattacido” (per un tempo di non più di 10-15 secondi), “lattacido” (per circa 2-3 minuti) e “aerobico” (teoricamente fino a quando nel corpo ci sono lipidi e glucidi). I centometristi usano il primo sistema per il loro sforzo, brevissimo e molto intenso. Il secondo tipo di metabolismo è tipico di sport di breve durata, come gli 800 metri piani, mentre il terzo interessa un’ampia categoria di esercizi che ha nella maratona il suo esempio classico. Solo il terzo tipo di metabolismo permette di praticare sport di lunga durata senza avvelenare i muscoli con acido lattico, responsabile della sensazione di pesantezza e bruciore dei muscoli. “Allenare la fase aerobica è alla portata di tutti, a patto di essere in condizioni idonee: in Italia abbiamo un sistema di controllo semplice che viene in questi anni copiato da molti Paesi del mondo. Quello del certificato medico” dice Arcelli. MORTE IMPROVVISA. Una visita di controllo prima dell’attività fisica rappresenta,infatti,un vero salvavita:nella sola Francia muoiono ogni anno circa 1500 atleti all’apparenza in perfetta forma. È la cosiddetta “morte improvvisa dello sportivo”, ma in quasi tutti i casi si tratta di situazioni di non idoneità ignorate prima dell’attività fisica. “Il consiglio è quello di fare il certificato medico semplice fino a 30 anni e una visita dal medico sportivo negli anni successivi. Le patologie importanti, infatti, fino a 30 anni sono quasi sempre congenite e facilmente riconoscibili: dopo, possono essere derivate dallo stile di vita e aver bisogno di un indagine più approfondita” spiega Arcelli. Valutato lo stato di salute, il passo successivo è scegliere lo sport più adatto, in base ai gusti e alla predisposizione fisica, ma facendo grande attenzione ai segnali del corpo. Il battito cardiaco, meglio se monitorato con un cardiofrequenzimetro, è l’equivalente del contagiri per l’automobile. Scelto il piano di allenamento, non bisogna mai superare la soglia massima di pulsazioni al minuto, pari a 220 meno la propria età per gli uomini e 205 meno l’età per le donne. Altro rischio in agguato è quello dell’iperallenamento, specie se associato allo stress competitivo. Se una partita a tennis o una corsa con un collega sono vissute come una sfida all’ultimo sangue, è meglio lasciar perdere. Perché durante una gara di questo tipo, il corpo riceve stimoli violenti: gli ormoni che provocano tensione si riversano nel sangue mentre la pressione psicologica sollecita ghiandole e sistema nervoso. Subentra nel tempo una sensazione di fatica cronica che prende il sopravvento e si possono perdere sonno e appetito. Sintomi simili a quelli della depressione. CORRO FELICE. È solo seguendo regole di buon senso, dunque, che si possono ottenere benefici. Non soltanto fisici,come ha spiegato lo psichiatra americano William Glasser: la ripetitività di un gesto naturale come quello della corsa sembra avere benefici sullo stato emotivo delle persone. Secondo questa teoria, correndo si fa eseguire al cervello un programma naturale (l’uomo primitivo correva per difesa) scritto nei nostri geni: una sorta di pilota automatico che lascia la coscienza libera di formulare nuovi pensieri perché poco impegnata nella gestione di rapporti e posizioni sociali. A questi pensieri sono associati sensazioni di piacere. E forse sono proprio queste a spingere alcune persone a svegliarsi all’alba per la corsetta prima del lavoro… 100% Fitness Magazine 65