S
alute & Benessere
PODOLOGIA
di Monica Ioviero
Podologa
L’apparato ungueale
non vediamolo come modello
O
ggetto estetico per eccellenza, considerata spesso come una parte con
troppe pellicine da togliere o una
zona che fa perdere tempo per smaltarla, oggetto di miti e leggende, l’unghia è, invece, una zona
fondamentale del piede.
Inizia il suo sviluppo all’incirca verso il terzo mese
di vita intrauterina e termina verso il settimo mese
di gravidanza. Rappresenta la protezione delle falangi terminali e favorisce la funzione prensile delle
dita, aumentandone la resistenza alla presa. Utile
come segno per alcune patologie sistemiche. Causa
di tante e tante domande da parte del paziente, la
lamina ungueale è una formazione cornea, sottile,
elastica e di forma ovale, di colore biancastro (il colore roseo è dato, infatti, dal letto sottostante). Vi
è poi la radice, situata in un’invaginazione cutanea
di forma semilunare, detta solco ungueale, si trova nella
parte prossimale e la matrice, a forma di falce, che è localizzata sotto la piega ungueale e produce la lamina.
Una domanda che è formulata spesso all’internodel gabinetto podologico riguarda la crescita. Chi non si è sentito
chiedere come mai questo mese sono cresciute di più o
come mai in un dito l’unghia è cresciuta più che in altri?
La crescita è di circa 0,1 mm al giorno in un adulto, ma
tanti fattori possono influenzare questa
crescita: l’età, l’attività professionale e quella sportiva
come anche le stagioni. Infatti la crescita è più rapida
nella stagione estiva, con il rinnovo completo della lamina che avviene in circa 12 mesi. Questa crescita avviene
su delle crespe epidermiche longitudinali riccamente vascolarizzate e innervate che prendono il nome di letto
ungueale.
Partendo dal presupposto che la morfologia dell’unghia
non è per tutti uguale, si possono trovare, infatti, unghie
a spirali o a tegola, la cui forma, soprattutto nelle signore, è causa di malessere. Ripetiamo, infatti, che l’unghia
nella maggior parte dei pazienti è considerata la parte
più estetica del piede. Cambiamenti nella forma o nel
colore sono considerati fattori antiestetici piuttosto che
patologie vere e proprie.
Ma quali sono queste patologie? Vediamo di analizzare le più diffuse. Quelle che portano il più delle volte il
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paziente a porre delle domande durante il trattamento.
Quelle che, andando a modificare esteticamente la lamina, fanno storcere il naso soprattutto alle signore.
L’onicolisi è il distacco del margine distale della lamina
dal proprio letto. Tra le cause troviamo traumi ripetuti,
infezioni batteriche o micotiche. La cosa che colpisce di
più il paziente, è il vedere la porzione di unghia staccata
che assume un colore biancastro. Questo è dovuto proprio al fatto che la lamina si distacca da ciò che gli conferisce il colore, cioè il letto. Come terapia sono utilizzati, a
livello topico, steroidi, antibiotici o antifunginei.
L’onicofosi si ha quando i solchi periungueali diventano callosi. Le cause possono essere una scarpa stretta, da
un taglio errato, o anomalie morfologiche dell’unghia.
In questo caso si va ad agire innanzitutto eliminando la
causa, asportando l’ipercheratosi e, se necessario, limando
l’unghia in corrispondenza del problema.
L’onicogrifosi porta la lamina alla caratteristica forma
ad artiglio dovuto a un ispessimento. Va trattata facendo attenzione a non provocare danni al letto ungueale.
Prima del taglio è consigliato abbassare la lamina con un
micromotore. Tante sono ancora le patologie che vanno a
colpire l’apparato ungueale, ma questo breve
articolo nasce con l’intento, un po’ scherzoso, di riportare
l’unghia, tramite alcuni accenni anatomico- funzionali,
alla sua funzione primaria, che non è sicuramente quella
estetica.