ti. Con gli atteggiamenti aggressivi
l’adolescente può cercare di ottenere
l’attenzione in quel movimento oscillante tra comportamenti di autosufficienza e richiesta di protezione. Il
gruppo dei pari (o l’amico del cuore)
è idealizzato proprio come lo erano i
genitori durante l’infanzia. Il bisogno
di identificazione con il gruppo dei
pari rappresenta una continuità con
l’identificazione dei genitori.
Abbiamo raccolto in un campione
di coppie di genitore/i-figlio/a adolescente (13-17 anni) le confidenze
su quale fosse la cosa che gli dà più
fastidio nel comportamento dell’altro. Riportiamo di seguito le risposte
dei ragazzi e dei genitori in ordine di
frequenza decrescente.
appropriarsi di una nuova immagine di sé e si tratta di un compito
della crescita non semplice. Un altro
compito dell’adolescente è quello
di uscire dal legame di dipendenza
che lega un bambino ai suoi genitori. Può differenziarsi drasticamente
da loro investendo molto nei rapporti di amicizia, oppure il distacco
può essere graduale con una serie di
manifestazioni di autonomia e contemporanee richieste di attenzione e
di protezione in alcuni momenti. La
“disidealizzazione” delle figure genitoriali porta a volte l’adolescente ad
assumere atteggiamenti aggressivi
nei confronti del mondo degli adul-
sessualità sicché sono costretto a nascondergliela.
8. fanno domande troppo invadenti
sulla mia sessualità che mi imbarazzano, non mi sento di condividere
questi argomenti con loro.
9. lavorano sempre, mi mancano.
10. vogliono vivere attraverso me i
loro progetti e sogni irrealizzati, ma
io sono una persona completamente
diversa.
11. non si trovano mai d’accordo su
nulla, sono in conflitto perenne tra
loro, e io “ne vado per sotto”.
12. cercano di farmi sentire in colpa
per i loro problemi.
13. si sentono sempre la causa dei
miei problemi anche quando non
c’entrano nulla.
Lamentele dei ragazzi: “uno o entrambi i miei genitori”:
1. esercitano troppo controllo sulla
mia vita, mi considerano sempre piccolo, non credono in me, non hanno
fiducia nelle mie capacità, vogliono
decidere al posto mio, non mi consentono abbastanza autonomia ed indipendenza, mi ostacolano e pongono
divieti, vedono pericoli inesistenti.
2. sono bravi solo con i bambini piccoli, con me sono stati deliziosi quando ero piccolo, così come ora amano
i miei fratelli minori ed hanno “ripudiato” me.
3. sono troppi severi, esigenti e critici nel giudicare i miei amici/partners come se nessuno fosse alla mia
altezza.
4. non capiscono e non si sforzano
di comprendere i miei pensieri e il
mio mondo (musica, abbigliamento,
tecnologia, ecc) denigrandolo e deridendolo.
5. sono gelosi di me, invidiosi della
mia giovinezza, si mettono in competizione con me sentono come una
rivalità, come se volessero dimostrare
di essere migliori, proporsi come modello.
6. sono gelosi del rapporto che ho
con i miei amici come se togliesse
loro qualcosa.
7. non accettano l’idea che abbia una
Lamentele dei genitori: “nostro figlio”:
1. non segue un’alimentazione congrua, finirà per ammalarsi.
2. si chiude a volte a riccio in se stesso, non racconta nulla della sua vita,
dei suoi pensieri, ci esclude dal suo
mondo, non si confida, proprio con
noi che sapremmo aiutarlo più di
chiunque altro con i consigli migliori
per il suo bene.
3. non conosce mezze misure, fa
tutto in modo esagerato, non ascolta
nessun consiglio, risponde male, non
accetta limiti, si comporta con arroganza e prepotenza, è aggressivo e
incontrollato, alza la voce.
4. nonostante facciamo di tutto per
dialogare, comprendere, assecondare
ed evitare il conflitto, cerca sempre
nuovi appigli di lotta e lancia nuove
sfide e provocazioni.
5. non si impegna nello studio, non
rende a scuola come potrebbe, preferisce perdere tempo con musica, tv,
playstation, internet, cellulare senza
capire che solo con lo studio può costruire le basi del suo futuro.
6. segue una moda scomoda, costosa,
che non gli sta bene o lo fa raff reddare.
7. non r