100% Fitness Mag - Anno II Agosto 2008 | Page 23

ti. Con gli atteggiamenti aggressivi l’adolescente può cercare di ottenere l’attenzione in quel movimento oscillante tra comportamenti di autosufficienza e richiesta di protezione. Il gruppo dei pari (o l’amico del cuore) è idealizzato proprio come lo erano i genitori durante l’infanzia. Il bisogno di identificazione con il gruppo dei pari rappresenta una continuità con l’identificazione dei genitori. Abbiamo raccolto in un campione di coppie di genitore/i-figlio/a adolescente (13-17 anni) le confidenze su quale fosse la cosa che gli dà più fastidio nel comportamento dell’altro. Riportiamo di seguito le risposte dei ragazzi e dei genitori in ordine di frequenza decrescente. appropriarsi di una nuova immagine di sé e si tratta di un compito della crescita non semplice. Un altro compito dell’adolescente è quello di uscire dal legame di dipendenza che lega un bambino ai suoi genitori. Può differenziarsi drasticamente da loro investendo molto nei rapporti di amicizia, oppure il distacco può essere graduale con una serie di manifestazioni di autonomia e contemporanee richieste di attenzione e di protezione in alcuni momenti. La “disidealizzazione” delle figure genitoriali porta a volte l’adolescente ad assumere atteggiamenti aggressivi nei confronti del mondo degli adul- sessualità sicché sono costretto a nascondergliela. 8. fanno domande troppo invadenti sulla mia sessualità che mi imbarazzano, non mi sento di condividere questi argomenti con loro. 9. lavorano sempre, mi mancano. 10. vogliono vivere attraverso me i loro progetti e sogni irrealizzati, ma io sono una persona completamente diversa. 11. non si trovano mai d’accordo su nulla, sono in conflitto perenne tra loro, e io “ne vado per sotto”. 12. cercano di farmi sentire in colpa per i loro problemi. 13. si sentono sempre la causa dei miei problemi anche quando non c’entrano nulla. Lamentele dei ragazzi: “uno o entrambi i miei genitori”: 1. esercitano troppo controllo sulla mia vita, mi considerano sempre piccolo, non credono in me, non hanno fiducia nelle mie capacità, vogliono decidere al posto mio, non mi consentono abbastanza autonomia ed indipendenza, mi ostacolano e pongono divieti, vedono pericoli inesistenti. 2. sono bravi solo con i bambini piccoli, con me sono stati deliziosi quando ero piccolo, così come ora amano i miei fratelli minori ed hanno “ripudiato” me. 3. sono troppi severi, esigenti e critici nel giudicare i miei amici/partners come se nessuno fosse alla mia altezza. 4. non capiscono e non si sforzano di comprendere i miei pensieri e il mio mondo (musica, abbigliamento, tecnologia, ecc) denigrandolo e deridendolo. 5. sono gelosi di me, invidiosi della mia giovinezza, si mettono in competizione con me sentono come una rivalità, come se volessero dimostrare di essere migliori, proporsi come modello. 6. sono gelosi del rapporto che ho con i miei amici come se togliesse loro qualcosa. 7. non accettano l’idea che abbia una Lamentele dei genitori: “nostro figlio”: 1. non segue un’alimentazione congrua, finirà per ammalarsi. 2. si chiude a volte a riccio in se stesso, non racconta nulla della sua vita, dei suoi pensieri, ci esclude dal suo mondo, non si confida, proprio con noi che sapremmo aiutarlo più di chiunque altro con i consigli migliori per il suo bene. 3. non conosce mezze misure, fa tutto in modo esagerato, non ascolta nessun consiglio, risponde male, non accetta limiti, si comporta con arroganza e prepotenza, è aggressivo e incontrollato, alza la voce. 4. nonostante facciamo di tutto per dialogare, comprendere, assecondare ed evitare il conflitto, cerca sempre nuovi appigli di lotta e lancia nuove sfide e provocazioni. 5. non si impegna nello studio, non rende a scuola come potrebbe, preferisce perdere tempo con musica, tv, playstation, internet, cellulare senza capire che solo con lo studio può costruire le basi del suo futuro. 6. segue una moda scomoda, costosa, che non gli sta bene o lo fa raff reddare. 7. non r