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18 -- 100% Fitness Magazine - Dicembre 2006 SALUTE & BENESSERE ERNIA DISCALE CERVICALE di Antonio Guarracino Neurochirurgo e ernie discali cevicali sono molto più rare delle ernie lombari. Questo è dovuto verosimilmente al fatto che a livello cervicale, nonostante il grande impegno dinamico della colonna, il carico meccanico, e quindi l’usura dell’anello fibroso, è minore che a livello lombare, ed al fatto che il legamento longitudinale posteriore in regione cervicale è molto più robusto per cui costituisce un ostacolo molto efficace all’estrinsecazione delle ernie cervicali. Gli spazi più colpiti sono gli spazi C5-C6 e C6-C7; l’ernia più rara è a livello C7-D1. Vi è di solito nell’anamnesi (storia clinica) un trauma, più o meno violento, con iperflessione o lateroflessione del capo e collo a seguito del quale insorgono dolori nucali con grave senso di tensione e dolori irradiati alla spalla ed al braccio di un lato. Anche nell’ernia cervicale vi sono sintomi vertebrali e radicolari, ma se l’ernia si sviluppa medialmente vi può essere una compressione del midollo spinale con sintomi midollari. I sintomi vertebrali si osservano in tutti i tipi di ernia discale: il capo viene tenuto fisso, con nuca rigida, inclinato di lato o in avanti, vi è una contrattura dei muscoli della nuca e del collo; i movimenti forzati del collo e/o la compressione sul vertice esacerbano i dolori. I sintomi radicolari si osservano nelle ernie laterali che protrudono verso il forame di coniugazione da dove fuoriesce il nervo spinale. Consistono in: Dolori radicolari che si proiettano nel dermatomero (porzione di cute o derma) corrispondente alla radice interessata. Nelle ernie C5-C6 e C6-C7, i dolori sono localizzati alla parte esterna del braccio e avambraccio ed al pollice ed indice. Nell’ernia C7-D1 invece, i dolori sono localizzati alla parte interna del braccio e avambraccio ed alle ultime due dita della mano. Tali dolori sono esacerbati da colpi di tosse e/o starnuti; Disturbi di sensibilità sottoforma di ipoestesia (ridotta sensibilità al tatto) dolorifica nel dermatomero sede dei dolori; parestesie (sensazioni di formicolio e/o addormentamento delle estremità distali delle mani); sono molto rari; Deficit di moto di solito modesti. Solo se l’ernia è molto laterale, la compressione del nervo nel forame spinale comporta debolezza dei muscoli bicipite nell’ernia C5-C6, del tricipite nell’ernia C6-C7 e debolezza dei muscoli delle mani nell’ernia C7-D1. Se la compressione dura da molti anni si può avere un’atrofia di tali muscoli; Alterazioni dei riflessi che consistono in riduzione o abolizione dei riflessi profondi. Nell’ernia C5-C6 si ha abolizione del riflesso bicipitale, nell’ernia C6-C7 si ha indebolimento del riflesso tricipitale. I sintomi midollari si osservano se l’ernia si sviluppa in posizione mediana e comprime il midollo spinale. Consistono in emiparesi o paraparesi spastica, con iperreflesia profonda e segno di Babinsky uni o bilaterale; disturbi della minzione; disturbi della deambulazione e della sensibilità con ipoestesia. Tale sintomatologia è lentamente ingravescente. A volte si possono associare sintomi midollari e radicolari che possono simulare una sclerosi laterale amiotrofica. La diagnosi può apparire clinicamente evidente quando la sintomatologia inizia bruscamente dopo un trauma; è più difficile quando non vi è un rapporto con il trauma, o perché il paziente non ricorda l’episodio o perché l’ernia consegue a microtraumi ripetuti. Esistono infatti diversi casi in cui la sindrome clinica consiste in una storia di nevralgia cervico-brachiale ad inizio subdolo e progressivo e ad evoluzione in poussèes successive. In certi casi la sintomatologia è comparsa più o meno acutamente in seguito a trazioni e manipolazioni della colonna cervicale per il trattamento della sindrome cervicobrachialgica (dolore al collo e all’arto superiore) o di banali contratture muscolari insorte in seguito a traumi sportivi o movimenti errati del collo. Inoltre in presenza di segni di interessamento midollare si dovranno prendere in considerazione altre possibili cause di compressione midollare o malattie midollari degenerative. La diagnosi e la terapia verrà trattata nel prossimo numero. LA RIEDUCAZIONE DELLA SPALLA IN ACQUA SECONDO IL METODO LIONESE di Giancarlo Colonna Fisioterapista Sorrento Calcio La spalla è un articolazione molto complessa. La sua straordinarietà è legata all’enorme libertà di movimento, che ci consente di portare la mano in quasi tutti i punti dello spazio, in un infinita combinazione di gesti armonici e nello stesso tempo potenti. Questa caratteristica ha favorito l’evoluzione della specie umana a prezzo tuttavia di una maggiore esposizione a p