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8 | LO SPORT cremonese | Sabato 10 febbraio 2024

SPORT VARI

VANOLI YOUNG E LA CURA DI SÈ

COME FILOSOFIA

di Cristina Coppola

Massimo Farioli , responsabile del settore giovanile della Vanoli , ha un passato da giocatore e un presente da allenatore iniziato nel vivaio biancoblù . “ Grazie a loro mi mantengo giovane , sto allenando il gruppo dei 2009 che hanno la stessa età di mia figlia ed è molto divertente ”, racconta prima di elencare i numeri di Vanoli Young che attualmente conta Under 13 e Under 14 Silver , U15 Gold , U17 e U19 Eccellenza .

Che tipo di esperienze vivono ? “ Noi abbiamo fatto una scelta , quasi tutti gli under 19 vanno in utilizzo per aiutarli a entrare nel mondo senior . Abbiamo avuto la sfortuna di perdere per infortunio Emils Ivanovskis , il giocatore forse più importante
della 19 , mentre i 17 , da sotto età , hanno iniziato con un po ’ di difficoltà ma nell ’ ultimo periodo vanno meglio ; bene i 15 mentre con i più giovani bisogna ancora lavorarci per portarli ad avere lo spirito giusto e passare dal minibasket a diventare grandi ”.
Qual è la vostra politica di crescita verso i ragazzi ? “ Attraverso lo sport devono imparare a prendersi cura di loro , dal cominciare a farsi la borsa , essere precisi , cominciare a capire che la pallacanestro è loro e non delle famiglie . Essere sempre più autonomi e auto esigenti con loro stessi ”.
Avete anche ragazzi che arrivano da molto lontano , come vivono la loro avventura ? “ Penso che il primo anno sia forse il più difficile . Abbiamo Emils e Oliver che arrivano dalla Lettonia . Il primo è un ragazzo solare ormai qui da diversi anni , Oliver è molto concentrato con un solo obiettivo in testa che è quello di diventare un giocatore di pallacanestro . Sono anche
aiutati perché in Lettonia possono studiare online e hanno più tempo da dedicare alla loro passione per la pallacanestro . Si sono inseriti molto bene nel tessuto cremonese ”.
Tra i cremonesi si sta mettendo in evidenza Filippo Galli ... “ Sta crescendo , ha acquisito molta sicurezza nel suo gioco e Jacopo Torresi sta facendo un lavoro fisico enorme su di lui . Ora ha maggior consapevolezza nei suoi mezzi e sta maturando veramente bene ”.
MASSIMO FARIOLI
Dietro di loro stanno emergendo altri talenti dal vivaio ? “ Qualche ragazzo c ’ è , ma la cosa più importante è lo step mentale da fare diventando più esigenti con loro stessi . C ’ è un ’ età in cui la passione ti porta a voler essere sempre in palestra : quello è lo scatto necessario ”.
In che modo la serie A influenza la loro crescita ? “ È importantissimo guardare la pallacanestro e siamo fortunati perché abbiamo la possibilità di allenarci prima e dopo la serie
A . Osservare i giocatori , per loro può essere un ottimo esempio : come arrivano in palestra , cosa fanno prima e vederli durante gli allenamenti dà l ’ idea del sacrificio che serve e della cura che mettono nel proprio corpo per arrivare a determinati livelli .
Spesso , a fine allenamento , quando si fermano a tirare , sono i ragazzi un po ’ più grandi a passare loro il pallone ed è bellissimo perché si respira l ’ aria di una grande famiglia ”.
Cosa è importante per un ragazzo che si vuole avvicinare al mondo della pallacanestro ? “ Non sempre sono importanti i centimetri
in altezza , io sono rimasto stupito a gennaio quando abbiamo giocato un torneo a Ivrea ed era presente anche la Stella Rossa di Belgrado con ragazzi veramente piccoli , non ancora pronti fisicamente , che però giocavano con un atteggiamento quasi simile ai giocatori professionisti . Lo scoglio più grosso in questo momento secondo me è mentale : bisogna perseverare e avere ben chiaro l ’ obiettivo fin da giovanissimi , perché questa è la cosa più importante . Quando entrano in palestra , è giusto che si divertano ma se hanno veramente passione devono mentalizzarsi il prima possibile ”.
Che giocatore eri ? “ Ho avuto la fortuna di avere caratteristiche atletiche e l ’ altezza che mi hanno permesso di avere uno sbocco dopo il settore giovanile , perché qualcuno ha creduto in me . Poi mi sono reso conto dei pezzettini che avevo curato male nel mio percorso giovanile e ho dovuto recuperare . Diciamo che la scintilla in me è scattata tardi . Ci sono ragazzi che arrivano dopo e bisogna essere a volte pazienti e aspettare ”.

Minibasket e corsi nelle scuole per i piccoli

Marco Tempesta è una delle anime del minibasket Vanoli e insieme all ’ ufficio Marketing della società organizza i tanti eventi che viaggiano in parallelo agli allenamenti in campo . Arriva da Torino e dopo esperienze tra pallacanestro e organizzazione di eventi con Torino 2006 , sta vivendo la sua terza stagione sotto il Torrazzo : “ È sempre stato un crescendo e al momento abbiamo 245 iscritti tra bambini e bambine ; è un progetto trasversale perché all ’ interno di questi numeri abbiamo sia gruppi femminili che

maschili e anche il Baskin Children , partito un paio di anni fa . Abbiamo aperto anche centri fuori Cremona , tra cui quello nuovissimo a Caorso che ha due gruppi , uno dei pulcini scoiattoli e uno degli aquilotti . Poi ce n ’ è uno a Brazzuoli , che siamo riusciti a far partire come una sorta di doposcuola e a Soncino . L ’ idea era quella di iniziare dei nuovi percorsi anche fuori dalla città , infatti non ci fermeremo qui , ci sono altri progetti in cantiere ”. Un ’ attività che passa anche dalle scuole e attraverso le tante iniziative che contraddistinguono l ’ attività dei
piccoli biancoblù : “ Il progetto scuola quest ’ anno ha visto un ’ evoluzione . Continuiamo la presenza nelle primarie , dove gli istituti coinvolti con il progetto minibasket sono 15 , e dove portiamo un giocatore per piccole interviste , foto e la consegna di una t-shirt , regalata grazie ai sostenitori che ci permettono di poter realizzare il tutto . Con le secondarie invece si è parlato di come è strutturata una società di pallacanestro , hanno incontrato un giocatore della prima squadra con cui hanno approfondito la vita del professionista e , grazie alla figura di Marco Bona ,
abbiamo intrapreso un percorso sulla nutrizione e l ’ alimentazione ”. Nei momenti più amati nella vita dei bambini , vengono organizzati appuntamenti speciali : “ In queste due stagioni abbiamo realizzato Una notte al museo , con una caccia al tesoro nel centro città , siamo stati a teatro e al cinema , a palazzo Stanga . Abbiamo cercato di coinvolgere bimbi e famiglie attraverso quel binomio di sport e cultura che continua a caratterizzare i nostri eventi ”. I bimbi sono protagonisti anche in occasione delle partite della serie A : “ Aspettano i giocatori e creano un tunnel
umano per farli entrare in campo , assistono al riscaldamento a bordo campo e sono protagonisti della presentazione delle squadre fino all ’ inno . Nell ’ intervallo scendono per fare una foto nel cerchio di centrocampo davanti a tutto il palazzetto , provando un ’ emozione unica . Ma questa è un ’ opportunità che offriamo a tutti , una occasione per far vivere un ’ esperienza dai contenuti forti anche a chi non gioca in Vanoli ”.