Durante la mattinata come docenti delle scuole secondarie abbiamo partecipato ad un incontro con Jòhann Bjornsson, professore universitario di filosofia, che ci ha illustrato alcune tecniche pratiche di filosofia "Phylosohy for everybody" che prevedono il coinvolgimento attivo dei ragazzi e servono per migliorare abilità come la risoluzione di problemi complessi e a stimolare il pensiero critico, la creatività, il coordinamento con gli altri, il giudizio e il processo decisionale.
Disposti in cerchio, siamo partiti da alcune "Phylosophycal questions" su argomenti più disparati da lui predisposti che inducevano il gruppo al ragionamento e alla discussione ordinata rispettando i turni di parola.
Un'attività stimolante è stata "Art-Thinking":attraverso la presentazione di foto, immagini o quadri che potevano indurre a diverse interpretazioni.
Ad ognuno era richiesto di esplicitare cosa riusciva a "vedere o riconoscere" nell'immagine e da questo nasceva una discussione.
Un'altra attività prevedeva l'utilizzo di tre cartellini colorati, rosso, giallo e verde. L'insegnante proponeva delle affermazioni di vario genere e, dopo averci ragionato, ognuno doveva mostrare il suo cartellino: il rosso indicava "non sono d'accordo", il verde "sono d'accordo", il giallo" voglio dire qualcosa".
L'attività è stata molto stimolante perché ascoltando le argomentazioni degli altri, molti poi cambiavano la loro opinione sull'argomento. Una delle affermazioni più discusse è stata : "Posso arrivare a nuoto in Australia"!
Un'altra attività che si presta molto per aiutare i ragazzi a prendere consapevolezza e riflettere sui vari comportamenti possibili in diversi contesti, prevede di sottoporre all'esame degli studenti una serie di immagini che rappresentano alcune situazioni su cui essi devono esprimere un giudizio.
Ciascuno a turno deve posizionare la sua immagine in una scala di valori che può riguardare l'accettabilità o meno di quel comportamento. La posizione di tali immagini può essere spostata da chi viene dopo sulla base del giudizio personale dello studente circa quel comportamento. Dopo una lunga discussione si arriva alla fine dell'attività a definire una scala di valori condivisa dal gruppo rispetto a quel contesto.
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Durante la mattinata come docenti delle scuole secondarie abbiamo partecipato ad un incontro con Jòhann Bjornsson, professore universitario di filosofia, che ci ha illustrato alcune tecniche pratiche di filosofia "Phylosohy for everybody" che prevedono il coinvolgimento attivo dei ragazzi e servono per migliorare abilità come la risoluzione di problemi complessi e a stimolare il pensiero critico, la creatività, il coordinamento con gli altri, il giudizio e il processo decisionale.
Disposti in cerchio, siamo partiti da alcune
"Phylosophycal questions" su argomenti più disparati da lui predisposti che inducevano il gruppo al ragionamento e alla discussione ordinata rispettando i turni di parola.
Un'attività stimolante è stata "Art-Thinking":attraverso la presentazione di foto, immagini o quadri che potevano indurre a diverse interpretazioni.
Ad ognuno era richiesto di esplicitare cosa riusciva a "vedere o riconoscere" nell'immagine e da questo nasceva una discussione.
Un'altra attività prevedeva l'utilizzo di tre cartellini colorati, rosso, giallo e verde. L'insegnante proponeva delle affermazioni di vario genere e, dopo averci ragionato,
ognuno doveva mostrare il suo cartellino:
il rosso indicava "non sono d'accordo";
il verde "sono d'accordo";
il giallo" voglio dire qualcosa".
L'attività è stata molto stimolante perché ascoltando le argomentazioni degli altri, molti poi cambiavano la loro opinione sull'argomento.
Una delle affermazioni più discusse è stata : "Posso arrivare a nuoto in Australia"!
Un'altra attività che si presta molto per aiutare i ragazzi a prendere consapevolezza e riflettere sui vari comportamenti possibili in diversi contesti, prevede di sottoporre all'esame degli studenti una serie di immagini che rappresentano alcune situazioni su cui essi devono esprimere un giudizio.
Ciascuno a turno deve posizionare la sua immagine in una scala di valori che può riguardare l'accettabilità o meno di quel comportamento.
La posizione di tali immagini può essere spostata da chi viene dopo sulla base del giudizio personale dello studente circa quel comportamento.
Dopo una lunga discussione si arriva alla fine dell'attività a definire una scala di valori condivisa dal gruppo rispetto a quel contesto.