XL, l'house organ di OPES anno 2, n°8, ottobre_novembre 2020 | Page 3

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Spinti in un baratro dal quale sarà difficile uscire . Dopo il lockdown generale , per lo sport italiano è arrivata la scure di una nuova serrata . Ad ottobre ( il 18 ) si sono fermate le discipline di contatto , poi con il dpcm del 24 ottobre si sono chiuse le porte delle palestre e delle piscine , nonostante gli organi preposti a valutare la conformità ai protocolli di sicurezza non abbiano ravvisato difformità , negligenze o irregolarità . Una beffa tremenda per tutti : per i manager , per i dirigenti delle Associazioni o Società Sportive Dilettantistiche , per i lavoratori e i collaboratori del comparto , per i frequentatori dei centri sportivi e per tutti gli sportivi in generale . In poche parole , per più di 20 milioni di persone . Tanti sono gli individui che svolgono un ’ attività fisica , sia come tesserati sia come singoli cittadini . I ristori promessi sono soltanto un palliativo , un piccolo aiuto per un settore che è consapevole di non essere considerato come indispensabile . Eppure , produce più del 3 % del prodotto interno lordo . A gennaio , se sarà quello il mese della ripartenza , si tireranno le somme , anche se sarebbe più opportuno parlare di sottrazione . Si farà la differenza tra gli operatori dello sport attivi alla fine del 2019 e quelli che sono rimasti in vita alla fine di un anno funesto , segnato nell ’ animo e nell ’ economia dalla pandemia .
Il gap , quel numero che ci mostrerà il divario , ci dirà la portata della catastrofe , ma non ci indicherà con esattezza i danni sociali . Perché senza gli operatori dello sport , senza i suoi volontari e senza i centri sportivi , veri e propri nodi di quartiere o di prossimità che rispondono alle esigenze del territorio , non avremo delle sentinelle e degli avamposti del benessere psico-fisico e della salute dei cittadini italiani . Senza gli ultimi baluardi della società , c ’ è il rischio di disgregazione sociale , di impoverimento culturale e spirituale e di vedere crescere una generazione di giovani priva di quei valori positivi che solo lo sport sa trasmettere .
OPES , come sempre ha fatto e come continuerà a fare anche in futuro , sarà al fianco delle associazioni e delle società sportive , dei suoi tesserati e di tutte quelle persone che non vogliono essere soggette ad un dream gap imposto dall ’ alto , ovvero all ’ incapacità di sognare in grande . E le nostre attività ed iniziative di ottobre e novembre sono andate proprio in questa direzione .
Buona lettura !