XL, l'house organ di OPES anno 2, n°6, giugno_luglio 2020 | Page 8
Una grande squadra
che riparte
A
ll’improvviso, senza che
ce ne rendessimo conto,
qualcosa di sconosciuto
e incontrastabile ha
rivoluzionato le nostre esistenze. Ci è
stato chiesto di fermarci, di rimanere
nelle nostre case e di rinunciare alle
nostre passioni. Noi di OPES lo abbiamo
fatto senza batter ciglio, perché la vita
vale molto di più di un’ora di attività
fisica, di un allenamento, di una gara
o di una partita. Non ci siamo mai
opposti alle indicazioni, alle leggi e ai
vari decreti, perché per noi sportivi il
rispetto delle regole è sacrosanto. È il
principio che governa il nostro mondo.
Durante questo periodo, distanti
ma uniti, abbiamo avuto tempo per
riflettere sull’essenza della vita e dello
sport, sulla salute e sul benessere
collettivo. Ci siamo fatti coraggio,
abbiamo fatto squadra, compiuto
sacrifici, sofferto e resistito come
un unico, vero e grande team, per
permettere a chi era in prima linea nella
lotta contro il virus di svolgere al meglio
il suo lavoro e salvare più vite possibili.
Siamo consapevoli di non essere più
gli stessi, che le nostre abitudini sono
cambiate e che, soprattutto, niente
sarà più come prima. Ma a 40 anni
dalla nostra nascita siamo pronti a
ripartire. Ispirati da quelle donne e
quegli uomini che per mesi sono stati
la più solida difesa contro il virus,
siamo pronti a riprendere il lavoro
ed i progetti e a perseguire la nostra
missione. Noi ci definiamo come le
risorse che generano valore, siamo
protagonisti dello sport ed interpreti
delle esigenze della società. Giorno
dopo giorno, vogliamo migliorare un
po’ alla volta il tessuto sociale in cui
viviamo ed educare le persone alla
pratica sportiva. Dal 1980, e così sarà
in futuro, ci prodighiamo affinché
valori come inclusione, uguaglianza,
rispetto, solidarietà, responsabilità,
perseveranza, sostenibilità e tenacia
rappresentino le fondamenta della
società e siano il rimedio più adatto
per debellare alcuni nemici subdoli
dell’essere umano, come la violenza,
il razzismo, l’esclusione e l’ingiustizia
sociale, le differenze di genere ed il
dropout, l’abbandono della pratica
sportiva. Ci sono ancora molte cose che
vorremmo realizzare, così come azioni
da intraprendere e progetti da lanciare.
Per migliorare un po’ alla volta il
mondo in cui viviamo dobbiamo essere
un’unica grande squadra e condividere
le stesse intenzioni la stessa missione
ispirando e alimentando lo sport e il
terzo settore. Ora più che mai.
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