XL, l'house organ di OPES anno 2, n°4, aprile 2020 | Page 10

Le linee guida per riprendere l’allenamento dopo la quarantena LE COMUNITÀ SCIENTIFICHE INTERNAZIONALI, L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ E LA FMSI, NEL DARE LE LINEE GUIDA PER LA CORRETTA RIPRESA DELL’ATTIVITÀ FISICA, TENGONO CONTO DI CINQUE FATTORI IMPORTANTI. Il primo di questi è la gradualità. Sarebbe bene, infatti, andare a riprendere l’attività fisica aumentando poco per volta sia il volume che l’intensità; nel fare questo bisogna poi ricordarsi anche di modulare al meglio i tempi di recupero altrimenti non solo si proverebbe stanchezza eccessiva ma si potrebbe andare incontro a infortuni. Un buon programma di ricondizionamento fisico dovrebbe prevedere inizialmente esercizi di stretching, posturali, di equilibrio e stabilità a cui, soltanto in un secondo momento, sarebbero da aggiungere esercizi per l’aumento del tono muscolare ed esercizi di resistenza per migliorare la capacità aerobica. È bene poi ricordarsi di alternare giorni di allenamento e giorni di riposo, aumentando di volta in volta, di poco, il volume di attività praticata. Importante poi è la quantità. Le linee guida internazionali suggeriscono di praticare attività fisica per un totale di 150-300 minuti a settimana, in combinazione con esercizi di tonificazione muscolare e di flessibilità. Ma fino a quando le direttive del governo non ci permetteranno di tornare a svolgere allenamenti in palestra questo programma potrebbe essere difficile da attuare. Per il momento è bene comunque cercare di dedicare 30-45 minuti al giorno alla pratica di attività che permettono di mantenere uno stile di vita sano e un buono stato di salute. C’è poi da considerare l’intensità, che deve variare a seconda delle condizioni fisiche individuali e dell’età di ciascuno e deve aumentare gradualmente nel tempo. Dal momento che in questi giorni di emergenza sanitaria risulta difficile eseguire esercizi ad intensità 10 elevata all’aperto si consiglia di limitarsi ad attività di intensità moderata, dove la frequenza cardiaca deve rimanere intorno al 60-70% della frequenza massima. Se non c’è la possibilità di monitorare la frequenza cardiaca durante l’esercizio ci si può basare sul livello di fatica percepito, cercando di distinguere tra leggero e moderatamente intenso. Parliamo adesso di frequenza. Il consiglio è quello di praticare esercizio fisico quasi tutti i giorni della settimana, alternando attività aerobiche di intensità moderata a esercizi di rafforzamento muscolare e di flessibilità (da praticare invece due volte a settimana). Inoltre, se si passa molto tempo seduti è bene interrompere la sedentarietà ogni 30-60 minuti svolgendo attività quotidiane o comunque di bassa intensità. In ultimo è importante la modalità: come già detto, il programma di allenamento dovrebbe comprendere sia attività aerobica che di tonificazione muscolare. Per la prima si possono utilizzare attrezzi come il Tapis Roulant o la Cyclette, se si ha la fortuna di averli in casa, oppure sfruttare le scale, usare la corda o marciare sul posto. Per il mantenimento del tono muscolare, in mancanza di attrezzatura specifica come manubri o elastici, si possono utilizzare altri oggetti comuni, come bottiglie d’acqua o libri, oppure eseguire esercizi a corpo libero. Ricordare poi sempre di dedicare alcuni minuti allo stretching, intervallare gli esercizi con fasi di riposo e terminare la sessione eseguendo il defaticamento.